22 ottobre 1962. John Fitzgerald Kennedy, presidente degli Stati Uniti, appare in televisione con un annuncio shock: l’esercito sovietico, appostato sull’isola di Cuba, sta puntando missili nucleari verso il Nord America. È il culmine di un conflitto sotterraneo iniziato molti anni prima. Nel 1945 finisce la Seconda Guerra Mondiale. Le potenze vincitrici, cioè la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, si spartiscono il continente europeo. I paesi orientali cadono sotto il controllo sovietico, quelli occidentali sotto l’influenza americana. L’Europa viene idealmente spaccata in due. Nasce la contrapposizione tra Est comunista filosovietico e Ovest capitalista filoamericano. Nei quarant’anni successivi, Stati Uniti e Unione Sovietica cercheranno di espandere le proprie zone di potere. La tensione costante tra le due superpotenze non sfocerà mai in uno scontro diretto: sarà una guerra senza battaglie. Una Guerra Fredda. Negli anni ’50, in paesi come l’Italia, la Turchia e la Gran Bretagna, gli Stati Uniti costruiscono basi equipaggiate con armi nucleari, pronte a colpire l’Unione Sovietica in qualsiasi momento. I sovietici fanno lo stesso nei paesi sotto la loro influenza. Nel ’62 installano missili a Cuba, a pochi chilometri dalle coste USA.
Il 14 ottobre un aereo spia statunitense scopre l’esistenza dei missili cubani. Il 22 ottobre il presidente americano Kennedy intima ai sovietici di lasciare Cuba: navi degli Stati Uniti circondano l’isola. Il mondo è sull’orlo di una guerra nucleare. Il 28 ottobre, il leader sovietico Nikita Kruscev accetta di ritirarsi da Cuba. In cambio ottiene lo smantellamento delle basi americane in Turchia. Nei decenni che seguono, la partita a scacchi tra Stati Uniti e Unione Sovietica è ancora più serrata: 1961. I russi mandano il primo uomo nello spazio. 1964. Gli americani entrano in guerra con il Vietnam, uno scontro che dura fino al ’75 e si conclude in un totale fallimento: dietro c’è anche l’Unione Sovietica, finanziatrice delle forze vietnamite. 1969. Quella americana è la prima bandiera ad essere piantata sulla luna. 1979. I sovietici invadono l’Afghanistan, il copione del Vietnam si ripete a ruoli invertiti: stavolta sono gli americani che appoggiano i guerriglieri locali. Negli anni ‘80, il conflitto si sposta nel mondo della comunicazione di massa. L’immaginario statunitense invade l’Europa. Nell’89 l’esercito sovietico si ritira dall’Afghanistan e nello stesso anno comincia il crollo dei regimi dell’est comunista.Il colosso sovietico è sconfitto. La Guerra Fredda è finita. Gli Stati Uniti diventano l’unica superpotenza, in un mondo multipolare contrassegnato da una maggiore instabilità rispetto ai tempi della Guerra Fredda.