Francis Bacon, pittore britannico, è considerato uno degli artisti più rilevanti del ‘900. Nasce il 28 ottobre 1909 a Dublino, in Irlanda, da genitori inglesi. Figlio di un ex ufficiale dell’esercito e di una facoltosa ereditiera, discende dall’omonimo filosofo del Seicento Francesco Bacone. Dopo aver trascorso l’infanzia tra l’Irlanda e l’Inghilterra, a 16 anni è cacciato di casa dal padre, che non tollera le sue tendenze omosessuali. Senza aver terminato gli studi, il giovane Bacon si stabilisce a Londra, dopo aver compiuto lungo soggiorni a Berlino e Parigi.

Negli anni ’30 inizia a dipingere e a progettare mobili nel suo studio londinese. L’opera che lo impone all’attenzione della critica è Crocifissione del 1933. In questi anni il suo stile è ancora in fase di elaborazione. Il nuovo corso della sua pittura prende forma durante la seconda guerra mondiale, con Tre studi di figure per la base di una Crocifissione. Da questo momento, le immagini di Bacon mostrano un’umanità distorta, sfigurata dal dolore. Figure mutile, rinchiuse in spazi angusti, che esprimono una visione angosciosa dell’esistenza.

Tra la fine degli anni ’40 e gli anni ’50, Bacon si concentra sulla rielaborazione di un capolavoro del Seicento: il ritratto di papa Innocenzo X dipinto da Diego Velásquez. Nelle opere di questa serie, il protagonista è intrappolato in una gabbia. La sua bocca è spalancata e contratta, come se stesse urlando. Accanto a questa serie, Bacon realizza ritratti, autoritratti e figure umane, dove il soggetto, frammentario e distorto, è a stento riconoscibile. Nei primi anni ’50 è già considerato tra gli artisti più rilevanti del dopoguerra. Nel 1954 è chiamato a rappresentare la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia. Negli anni seguenti, si moltiplicano le sue esposizioni.

Bacon è interessato soprattutto alla figura umana, e lo stile con cui la dipinge non ha precedenti. Per elaborare le sue opere, studia con attenzione fotografie che immortalano uomini in movimento. Pugili che combattono, atleti che corrono, ma soprattutto le sequenze fotografiche dell’inglese Eadweard Muybridge, che fissano nell’istante il moto cinetico. Anche quando esegue dei ritratti, Bacon preferisce lavorare sulla base di fotografie piuttosto che davanti al soggetto in posa.

Le sue opere, spesso concepite in forma di trittico, come i dipinti religiosi del Medioevo e del Rinascimento, sono acquistate dai principali musei del mondo a pochi anni dalla loro esecuzione. Nelle mostre a lui dedicate, è presentato come il più grande artista vivente.

A 82 anni, il 28 aprile 1992 Francis Bacon muore a Madrid. La sua pittura continua a stimolare studi e riflessioni da parte della critica.

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