Richard Nixon è il trentasettesimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Nasce a Yorba Linda, in California, il 9 gennaio 1913. A 24 anni si laurea in Legge, e nel 1942 entra in Marina. È in corso la Seconda guerra mondiale, e Nixon viene inviato sul fronte del Pacifico. Al termine del conflitto entra in politica, e nel 1946 è eletto deputato nelle fila del Partito repubblicano. Sono gli anni della Guerra fredda, che oppone gli USA all’Unione Sovietica, Paese guida del blocco comunista. Nixon matura fama di severo anticomunista, e guadagna così grande credito presso i conservatori: nel 1950 è eletto al Senato, e dal gennaio ‘53 è vicepresidente sotto Dwight Eisenhower. In questa veste incontra a Mosca il leader sovietico Krusciov, avviando la distensione tra USA e URSS. Nel 1960 si candida alla Presidenza, ma viene sconfitto di misura da John Fitzgerald Kennedy. Nel 1962 perde anche le elezioni per la carica di Governatore della California: la sua carriera sembra già al tramonto.
Ma pochi anni dopo, si ricandida alla Presidenza. Questa volta la sua campagna è vincente: il 20 gennaio 1969, Nixon si insedia alla Casa Bianca. Nixon si concentra sulla politica estera. In questi anni, gli USA sono coinvolti nella Guerra del Vietnam, un duro conflitto combattuto per contrastare l’espansione del comunismo in Asia. Nixon riduce le truppe impegnate in Vietnam, ma non riesce a placare il vasto movimento che negli USA si oppone alla guerra. Ottiene invece brillanti risultati nelle relazioni con i Paesi comunisti, continuando la politica di distensione avviata anni prima. Questi successi, uniti al miglioramento dell’economia, permettono a Nixon di essere rieletto: nel gennaio ‘73 inizia il secondo mandato. Ma pochi mesi dopo, Nixon è travolto dal cosiddetto scandalo Watergate, che porta alla luce attività di spionaggio politico, compiute da membri del suo staff ai danni di esponenti del partito rivale, i Democratici.
Molti uomini vicini al Presidente si dimettono, ma Nixon si dichiara estraneo ai fatti. Alcune registrazioni dimostrano però il suo coinvolgimento, e nel corso delle indagini emergono anche irregolarità legate al finanziamento della campagna elettorale. La gravità dell’inchiesta lo costringe a un gesto mai compiuto da un Presidente degli USA: il 9 agosto 1974 Richard Nixon si dimette. Viene sostituito dal vicepresidente Gerald Ford, che dopo poche settimane gli concede il perdono per ogni violazione eventualmente commessa. Ritiratosi a vita privata, Nixon scrive numerosi saggi di politica estera. Muore a New York il 22 aprile 1994, all’età di 81 anni. La firma di Richard Nixon è incisa su una targa che si trova sulla Luna: è infatti durante la sua Presidenza che astronauti statunitensi sbarcano per la prima volta sulla superficie lunare.