Gaspar de Guzmán y Pimentel, meglio conosciuto come il Conte-duca di Olivares, è un politico spagnolo del XVII secolo. Nasce a Roma il 16 gennaio 1587. Il padre è ambasciatore spagnolo presso il papato. A 17 anni interrompe gli studi di legge per affiancare il padre negli impegni ufficiali, iniziando così a frequentare la corte reale spagnola. Nel 1615, il sovrano di Spagna Filippo III d’Asburgo lo incarica di assistere il principe ereditario. Quando questi diventa Re con il nome di Filippo IV, Olivares viene nominato valido, carica informale che gli consente di prendere decisioni in ogni ambito della vita politica spagnola. Due anni dopo, diventa Primo Ministro, incarico che manterrà per quasi vent’anni.
Il regno di Spagna sta attraversando un periodo di crisi. La vastità dei territori spagnoli provoca grandi difficoltà di gestione politica ed economica e il prolungato impegno nella Guerra dei Trent’anni, conflitto che contrappone i regni cattolici a quelli protestanti, contribuisce a svuotare le casse del Regno. Nel 1624 Olivares redige il “Gran Memorial”, un documento in cui presenta le linee guida della sua politica: rafforzare la monarchia, rendere più unito il paese, contenere il potere dei potentati locali. Conduce una severa lotta alla corruzione, abolendo molti privilegi nobiliari e mettendo sotto processo numerosi aristocratici. Attua inoltre una profonda riforma del sistema fiscale, che porta a un maggiore rigore nella tassazione.
Parallelamente avvia l’unificazione militare: ogni provincia deve fornire soldati all’esercito del Regno in proporzione alla propria consistenza demografica. Inizialmente le riforme di Olivares portano a buoni risultati e contribuiscono al miglioramento della situazione economica. In politica estera, la Spagna coglie importanti successi nella guerra dei trent’anni, in particolare nel Nord dell’Italia. A differenza di molti suoi contemporanei, Olivares non sfrutta la propria carica per arricchirsi. Grande mecenate, finanzia opere di artisti come Rubens e Velázquez, che realizza per lui diversi ritratti. La sua estrema volontà di accentramento del potere si scontra con l’aristocrazia, che teme di perdere importanza: le proteste dei nobili sfociano spesso in vere e proprie rivolte, che Olivares controlla sempre più a fatica.
Il cattivo andamento della Guerra dei trent’anni dopo l’ingresso dei rivali francesi, e l’indipendenza del regno di Portogallo si sommano a una nuova crisi economica. Gli aristocratici attuano forti pressioni sul Re per togliere l’incarico a Olivares. Nel 1643, Filippo IV è costretto a licenziarlo. Il Conte-duca si ritira nella cittadina spagnola di Toro, dove muore il 22 luglio 1645. Ha 58 anni.