Armand-Jean Du Plessis de Richelieu è un cardinale e politico francese del XVII secolo. Nasce a Parigi il 9 settembre 1585, da una famiglia della piccola nobiltà francese. Inizialmente avviato alla carriera militare, a 22 anni diviene Vescovo di Luçon, carica controllata dalla sua famiglia. Nel 1614 partecipa agli Stati Generali, assemblea consultiva convocata dal Re di Francia: è il suo ingresso nella politica nazionale. Due anni dopo diviene Segretario di Stato di Maria de Medici, ambiziosa reggente che governa il paese in vista dell’ascesa al trono del giovane figlio Luigi XIII di Borbone.
Un intrigo di palazzo accelera però l’avvento di Luigi XIII e porta alla cacciata di Maria. Allontanato da corte insieme alla reggente, Richelieu si ritira ad Avignone a studiare teologia. Due anni dopo, la sua protettrice Maria de Medici si pone alla guida di un gruppo di aristocratici in rivolta: richiamato a Parigi, Richelieu compie un’abile mediazione fra il Re e sua madre, guadagnandosi la fiducia del sovrano. Nell’arco di pochi anni, ottiene la carica di Cardinale e la nomina a ministro dirigente, che gli dà il controllo della politica francese.
Richelieu avvia una vigorosa azione di ridimensionamento dei privilegi dell’aristocrazia, volta a rafforzare sia la figura del Re che il proprio potere. Si scontra duramente con gli Ugonotti, protestanti francesi dotati di un proprio esercito e considerati una minaccia per la monarchia. Richelieu guida personalmente l’offensiva contro di loro, che culmina nel vittorioso assedio di La Rochelle. Per la sua politica accentratrice, il cardinale si attira l’odio di molti esponenti della nobiltà: ai suoi danni vengono orditi numerosi complotti, puntualmente sventati da un efficiente sistema di spie.
In politica estera il suo obiettivo principale è il contenimento della casata degli Asburgo, che governa in Spagna e nell’Europa Centrale. Dopo alcuni scontri per il controllo del Nord Italia, Richelieu affronta direttamente i rivali nella Guerra dei Trent’anni, conflitto che a quest’epoca oppone cattolici e protestanti in tutta Europa. Nonostante Richelieu sia un cardinale cattolico, per esigenze strategiche nel 1635 schiera la Francia al fianco dei paesi protestanti. Dopo un’iniziale serie di sconfitte, i francesi volgono a proprio favore le sorti della guerra, risultando determinanti nella vittoria sugli Asburgo.
Richelieu non assiste al trionfo francese: dopo 18 anni di governo, muore a Parigi il 4 dicembre 1642. Ha 57 anni. Lascia una Francia forte e solida, pronta a imporre la propria egemonia sull’Europa. La figura di Richelieu è ripresa ne I tre moschettieri, romanzo di Alexandre Dumas padre, in cui il cardinale viene ritratto come un uomo di potere senza scrupoli.