Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord è uno dei maggiori protagonisti della politica francese tra il XVIII e il XIX secolo. Dotato di straordinaria lungimiranza e abile opportunismo, ricopre per oltre 50 anni le più alte cariche dello stato, indipendentemente dagli sconvolgimenti politici e dai governi che si susseguono in Francia. Nasce a Parigi il 2 febbraio 1754 da una famiglia aristocratica. Una grave menomazione a un piede gli impedisce di intraprendere la carriera militare. La famiglia decide di mandarlo in seminario; nel 1779 Talleyrand diventa sacerdote.

A dispetto dell’abito conduce una vita da libertino. Gli vengono attribuiti figli illegittimi, tra i quali, pare, il pittore Eugene Delacroix. Nel 1780 è membro dell’assemblea generale del clero francese: si batte per l’esenzione fiscale sui beni ecclesiastici contro la monarchia che vorrebbe tassarli. Nel 1789 diventa vescovo. La rivoluzione è alle porte; Telleyrand capisce che è il momento di avvicinarsi agli ideali rivoluzionari.

Allo scoppio della Rivoluzione francese diventa membro dell'Assemblea Nazionale Costituente che ha il compito di redigere la nuova costituzione. Propone la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici e la creazione della Costituzione Civile del Clero che prevede il giuramento dei vescovi allo stato. In segreto, però, mantiene contatti con Luigi XVI. Quando nel 1791 il Papa Pio VI lo scomunica Talleyrand ha già deciso di abbandonare la chiesa. Come diplomatico della Francia rivoluzionaria va in Inghilterra per ottenerne la neutralità in caso di conflitto in Europa.

In Francia, intanto, viene scoperta la sua corrispondenza segreta con Luigi XVI. Talleyrand è costretto a rifugiarsi prima a Londra e poi negli Stati Uniti. Tornerà in Francia solo nel 1796, per intercessione della baronessa Madame de Staël. Con il colpo di stato del 18 brumaio Napoleone prende il potere. Talleyrand cavalca gli eventi: diventa ministro degli esteri e consigliere privato di Napoleone. Dal 1807 Talleyrand, sempre più critico nei confronti dell’espansionismo Napoleonico, trasmette informazioni segrete allo zar Alessandro I e trama per il ritorno dei legittimi sovrani sul trono francese.

Dopo la caduta di Napoleone, incoraggia l’ascesa al trono di Luigi XVIII di Borbone che lo nomina ancora una volta ministro degli esteri. Al Congresso di Vienna si ridisegnano gli equilibri europei dopo l’avventura napoleonica; l’abilità diplomatica di Talleyrand risparmia alla Francia un trattamento punitivo. Negli ultimi anni di carriera favorisce l’ascesa al trono di Luigi Filippo duca d'Orléans. Il suo ultimo lavoro diplomatico è l’alleanza tra Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo nell’aprile del 1834. Muore a Parigi il 17 maggio 1838 all’età di 84 anni. Poche ore prima di morire scrive a Papa Gregorio XVI per riconciliarsi con la Chiesa.





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