Carlo Martello è il condottiero capostipite dei sovrani carolingi, una delle principali dinastie della storia europea. Nasce intorno al 689 nel castello di Héristal, nell’attuale Belgio. È figlio illegittimo di Pipino II, ministro del re dei Franchi Teodorico III.I Franchi, popolazione di origine germanica, dominano su un territorio che comprende Francia, Belgio e Germania occidentale. Il loro territorio è diviso in vari regni, governati da ministri detti maggiordomi. Questi sono ufficialmente sottoposti al re ma di fatto governano con pieni poteri e possono anche trasmettere il loro titolo ai propri discendenti. Il padre di Carlo, Pipino II, è maggiordomo di due di questi regni, Austrasia e Neustria. Nel 714 muore e comincia una contesa per ereditare il suo titolo: da una parte lo reclama Carlo, che però è figlio illegittimo; dall’altra il nipote di Pipino, Teodobaldo, che ha solo 6 anni ed è appoggiato dalla nonna, Plectrude.
Questa fa imprigionare Carlo e insedia Teodobaldo. Ma il nuovo maggiordomo è debole e contro di lui si muovono Neustria e Aquitania. Anche nel regno di Austrasia si verificano delle rivolte. Nel 715 Carlo riacquista la libertà e guida i rivoltosi di Austrasia contro Teodobaldo: due anni dopo lo destituisce prendendone il posto. Nel 719 infine sconfigge a Soissons Neustria e Aquitania. È l’uomo più potente dei Franchi, pur non essendo re. Nel 732 l’Aquitania subisce razzie e saccheggi da parte degli Arabi, stanziatisi in Spagna nel 711. Il duca di Aquitania Oddone chiede aiuto a Carlo, che affronta gli Arabi a Poitiers, nell’ottobre 732. Nonostante l’inferiorità numerica, i Franchi hanno la meglio e la vittoria vale a Carlo il soprannome di Martello, cioè piccolo Marte, dio romano della guerra.
La vittoria di Poitiers è stata a lungo considerata un evento decisivo nella storia d’Europa, perché avrebbe arrestato l’espansione araba nel continente. Oggi però molti storici tendono a ridimensionarne l’importanza, perché non fermò una vera e propria invasione araba, ma solo un’incursione. Di notevole rilievo storico è invece la riforma militare attuata da Carlo, che accresce il ruolo della cavalleria pesante nell’esercito. Allo scopo di creare una nuova classe di cavalieri, Carlo confisca proprietà ecclesiastiche e le dà in usufrutto a uomini fidati, a patto che s’impegnino a mantenere un cavallo da guerra e a prestare servizio militare sotto il maggiordomo. In questo modo Carlo pone le basi del sistema feudale che per secoli vigerà in Europa.
Carlo muore a Quierzy-sur-Oise il 22 ottobre 741. Dieci anni dopo, suo figlio Pipino ottiene il titolo di re e inaugura ufficialmente la dinastia carolingia. Suo nipote Carlo Magno invece sarà addirittura fondatore di un impero che riunificherà l’Europa, il Sacro Romano Impero.