Parigi. Ottobre 1917. Viene fucilata la spia più celebre della Prima Guerra Mondiale. Nasce il mito di Mata Hari. Margaretha Geertruida Zelle, è il nome della donna fatale che mette in subbuglio l’Europa negli anni tra la Belle Epoque e la Prima Guerra Mondiale. Ha origini olandesi, è alta 1 metro e 77, elegante, colta e intelligente, parla sei lingue e ha un gran talento per la danza. Non ha un gran bel seno e lo porta sempre coperto, per giustificarsi racconta di essere priva di un capezzolo, a causa del morso appassionato di un uomo. Arriva a Parigi dopo l’infelice matrimonio con un ufficiale di vent'anni più grande di lei. Pare abbia 50 centesimi nella borsetta, ma prende subito alloggio al Grand Hotel. Per rendere più misterioso il suo personaggio, inventa storie esotiche sulle sue radici e dichiara di essere la figlia di un monaco buddista. Cambia il suo nome in Mata Hari, che in lingua malese significa "occhio del giorno". Questo nome inizia a circolare nei salotti di tutta Europa. Mata Hari entra nelle camere da letto dei militari di alto rango di Parigi, Milano e Berlino. Tenta di ottenere scritture, senza successo, nei balletti russi.
Fioccano invece le scritture nei locali più alla moda del tempo, dove si ritrovano ufficiali che fuggono, per una sera, alle tragedie che la guerra in atto sta consumando. Un personaggio come Mata Hari non può sfuggire all'attenzione dei "servizi di informazione" che cominciano a dilagare in Europa. Pare che venga assoldata contemporaneamente dai servizi segreti di Francia e Germania. Il nome in codice con cui lavora per la Germania è H21. Nel 1917 un messaggio radio inviato a Berlino da un militare tedesco che si trovava in Spagna viene intercettato dai francesi. Nel messaggio si parla di Mata Hari come di una spia tedesca. Il sospetto è che gli agenti segreti tedeschi abbiano fatto trapelare apposta il messaggio che incastra Mata Hari per deviare l’attenzione dalle altre, più importanti, spie tedesche infiltrate nei comandi francesi. In ogni caso, la Francia ha la necessità di una condanna esemplare, un pretesto per combattere le frequenti diserzioni che si verificano tra le loro fila. Mata Hari viene fucilata. A quanto si dice, rifiuta la benda per coprirsi gli occhi e muore lanciando un bacio al plotone d’esecuzione. Il suo corpo viene sepolto in una fossa comune, mentre la testa è inviata a un museo parigino di anatomia. Nel 2001 la sua città natale ne chiede ufficialmente la riabilitazione al governo francese, sostenendo che è stata condannata senza prove.