Politico e statista, Alcide De Gasperi è uno dei fondatori della Repubblica italiana e dell’Unione Europea. De Gasperi nasce il 3 aprile 1881 a Pieve Tesino, nell’odierna regione del Trentino. Fin da giovane matura un interesse per la politica. Cattolico militante, si orienta su posizioni moderate. Nel 1919 aderisce al Partito popolare italiano e nel ‘21 è eletto alla Camera dei deputati. Nel 1922 sale al potere Benito Mussolini, capo del Partito fascista. Mussolini istituisce un regime dittatoriale. Nel 1925 scioglie tutti i partiti del Paese. La carriera politica di De Gasperi s’interrompe.
Accusato di aver tentato un espatrio clandestino, De Gasperi trascorre più di un anno in carcere. Quindi, presenta domanda per ottenere un impiego in Vaticano. Grazie all’aiuto del Vescovo di Trento, è assunto come bibliotecario. Mantiene l’impiego in Vaticano per tutta la durata del Fascismo. Nel 1941, mentre l’Italia è sconvolta dalla Seconda Guerra Mondiale, gli oppositori del Fascismo organizzano il movimento di Resistenza al regime. De Gasperi è tra i fondatori di un movimento cattolico clandestino, con lo scopo di rovesciare il governo di Mussolini. È il primo nucleo di quello che diventerà il più forte partito italiano: la Democrazia cristiana.
Nel 1944, caduto Mussolini, la Democrazia cristiana forma un nuovo governo insieme agli altri Partiti che hanno partecipato alla Resistenza. Tra di essi, anche il Partito socialista e il Partito comunista. La guerra finisce nel 1945. L’anno dopo l’Italia diventa ufficialmente una Repubblica. De Gasperi è il primo Presidente del consiglio dell’Italia repubblicana. Il Paese, devastato dalla Guerra, è in una situazione difficile. Nel 1947 De Gasperi si reca negli Stati Uniti, dove riesce ad ottenere ingenti aiuti economici.
Su pressione statunitense, al suo ritorno in patria estromette i partiti di sinistra dal governo. L’Italia diviene uno dei più stretti alleati degli USA. Alle elezioni del 1948, la Democrazia cristiana si presenta in opposizione al Partito comunista. La formazione di De Gasperi registra una vittoria storica: riceve il 48% dei voti, un risultato mai raggiunto da nessun altro Partito italiano. Con i finanziamenti degli Stati Uniti, che giungono in Italia con il Piano Marshall, De Gasperi avvia la ricostruzione del Paese. Nel 1949 De Gasperi promuove l’adesione dell’Italia all’Alleanza Atlantica, il patto militare che lega i Paesi amici degli Stati Uniti.
Due anni dopo De Gasperi è tra i fondatori della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, che in seguito si trasformerà nell’Unione europea.
Alle elezioni del 1953 la Democrazia Cristiana registra un netto calo delle preferenze. De Gasperi rassegna le sue dimissioni.
Muore il 19 agosto 1954, all’età di 73 anni, nella sua casa di Borgo Valsugana.
De Gasperi è l’uomo che ha ricostruito l’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e che ha portato il Paese a schierarsi definitivamente a fianco degli Stati Uniti e dell’Occidente.