Vasili Nikitich Mitrokhin è un ufficiale del KGB, il servizio segreto dell’Unione Sovietica. Nel 1992 svela i nomi di agenti, spie e informatori occidentali al servizio dei sovietici durante la Guerra Fredda. È l’Archivio Mitrokhin. Una mole di 300.000 documenti riservati. Mitrokhin nasce il 3 marzo 1922 a Yurasovo, nella Russia Centrale. Secondo di cinque figli, trascorre buona parte dell’infanzia a Mosca. Conseguita la laurea in legge, si iscrive all’accademia diplomatica. Nel 1948 entra nei servizi segreti sovietici e svolge diverse missioni all’estero sotto copertura. Alla fine degli anni 50 viene trasferito a Mosca come responsabile degli archivi centrali del KGB. Lavorando all’interno dell’archivio, Mitrokhin apprende informazioni riservate sulle operazioni dell’intelligence del partito. Fra le carte che gli passano tra le mani trova le prove della repressione sistematica dei dissidenti praticata dal regime sovietico.
Entra in conflitto con il comunismo, che ritiene ormai spogliato del suo valore ideologico, e diventa un segreto oppositore del partito. Inventa un linguaggio in codice, copia migliaia di rapporti e li trafuga, nell’attesa di portare il materiale fuori dal Paese e diffonderlo. Quando nel 1984 va in pensione, ha in suo possesso 6 casse di documenti riservati sulle attività del KGB. L’occasione per rendere pubblici i documenti trafugati giunge 7 anni più tardi, con il crollo dell’Unione Sovietica: le frontiere sono finalmente aperte e Mitrokhin può divulgare il materiale all’estero. Nel marzo 1992 si reca in Lettonia con una valigia piena di rapporti e dossier segreti. Si rivolge dapprima all’ambasciata statunitense, ma non viene considerato attendibile. Si mette dunque in contatto con l’ambasciata inglese. Gli inglesi intuiscono l’importanza delle informazioni e chiedono di visionare l’intero archivio.
Mitrokhin si trasferisce in Inghilterra per decodificare i documenti. La sua collaborazione con il SIS, il servizio segreto inglese, viene tenuta nascosta per 7 anni. A partire dal 1999, le rivelazioni di Mitrokhin vengono diffuse in tutto il mondo. I Paesi del blocco occidentale apprendono i nomi degli informatori che nel corso della guerra fredda hanno collaborato con l’Unione Sovietica. Si tratta spesso di personalità note in ambito politico, giornalistico e diplomatico. L’archivio Mitrokhin suscita un enorme scandalo.
Mitrokhin muore il 23 gennaio 2004 a Londra. Ha 82 anni. Pur essendo da molti screditato, Mitrokhin è comunque definito dall’FBI la fonte sovietica più informata che l’Occidente abbia mai trovato.