17 Novembre 1869. Migliaia di persone assistono all’inaugurazione del canale di Suez. Mar Mediterraneo e Mar Rosso sono ora collegati da una via d’acqua artificiale, che taglia per oltre 160 km l’istmo di Suez, in Egitto. I primi tentativi di creare un passaggio per le imbarcazioni attraverso l’istmo di Suez risalgono addirittura all’epoca del faraone Ramsete II, ma è nel XIX secolo che diventa improrogabile la realizzazione di un canale. L’intensità dei commerci europei con l’Asia, e in particolare con le Indie, rende necessaria una via di comunicazione che permetta di evitare l’intera circumnavigazione dell’Africa.
Un primo studio di fattibilità viene compiuto nel 1799 dai francesi nel corso di una spedizione in Egitto del futuro imperatore Napoleone Bonaparte. Ma i risultati non sono incoraggianti: sembra infatti che ci sia un dislivello tra i due mari e che ciò richieda un complesso sistema di chiuse. Cinquant’anni dopo, una società francese compie rilevazioni più accurate, scoprendo che il dislivello è trascurabile; l’ingegnere Luigi Negrelli può stendere il progetto per la costruzione del canale. Inizialmente l’Egitto si oppone ai lavori, temendo ingerenze delle potenze europee nei propri affari interni. Ben presto, però, a causa di cospicui debiti contratti con Francia e Inghilterra, deve concedere l’autorizzazione. Le azioni diplomatiche sono condotte da Ferdinand de Lesseps, che assume anche la guida dei lavori.
Sono i francesi a ottenere la concessione per gli scavi nell’istmo di Suez. Gli inglesi, scettici circa l’utilità del canale, avviano invece la costruzione di linee ferroviarie tra Alessandria, Il Cairo e Suez, che dovrebbero agevolare la circolazione delle merci. Per gestire i lavori viene fondata la Compagnia Universale del canale Marittimo di Suez, le cui azioni appartengono principalmente a Francia ed Egitto. I lavori iniziano il 25 aprile 1859 e durano oltre dieci anni. L’apertura del canale rivoluziona i trasporti e i commerci tra Europa e Asia. Ben presto l’Inghilterra si accorge dell’errore commesso nel non finanziare il progetto e nel 1875, facendo leva su nuovi debiti dell’Egitto, rileva le quote egiziane della proprietà del canale. Per la sua importanza strategica, nel 1888 il canale viene dichiarato zona neutrale con garanzia di libero accesso a tutte le navi. Ciononostante, nella seconda metà del XX secolo è al centro di numerose controversie internazionali, che coinvolgono principalmente Egitto e Israele. Il canale di Suez è oggi uno snodo fondamentale, in particolare per il trasporto di petrolio dai paesi arabi verso l’Europa. Nelle sue acque, su quasi ventimila imbarcazioni, transita ogni anno circa l’8% dei commerci mondiali.