I fratelli Lumière sono gli inventori del cinematografo, il primo apparecchio che riprende e proietta su uno schermo immagini in movimento. Auguste e Louis Lumière nascono a Besançon, in Francia, rispettivamente nel 1862 e nel 1864. La famiglia Lumière possiede un’azienda di prodotti fotografici ed è qui che Auguste e Louis, partecipi del fermento della loro epoca, effettuano i primi esperimenti sulle pellicole. Negli anni che vanno dalla seconda metà dell’800 agli inizi del ‘900, infatti, il pensiero occidentale è permeato da una fiducia nella scienza e nel progresso. In questi anni nasce la società industriale capitalistica e l’uomo è convinto che l’uso della tecnologia rivoluzionerà il suo modo di vivere: ciò che prima era ritenuto irrealizzabile, ora diventa possibile.
Numerosi ricercatori in questi anni tentano di realizzare una macchina capace di registrare e mostrare immagini in movimento. Nel 1891, l'inventore statunitense Thomas Alva Edison mette a punto il kinetoscopio, uno strumento che, attraverso un visore, consente a una persona per volta di vedere immagini che sembrano muoversi. Lavorando sul kinetoscopio di Edison, i Lumière brevettano il cinematografo: un’unica macchina in grado di registrare e proiettare immagini in movimento. Il cinematografo dei fratelli Lumière, si distingue dal kinetoscopio di Edison per una caratteristica fondamentale: proiettando le immagini all’esterno dell’apparecchio, consente la visione a più spettatori contemporaneamente. Nasce il cinema. La prima proiezione pubblica di filmati avviene il 28 dicembre 1895 negli scantinati del Grand Cafè di Parigi: 10 filmati da un minuto ciascuno raccontano scene di vita quotidiana, riprese da un’unica inquadratura fissa. Il costo del biglietto è di 1 franco. Rimane celebre l’“Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”, la cui inquadratura fissa, crea la sensazione che la locomotiva stia per uscire dallo schermo: gli spettatori, credendo di essere travolti, si danno alla fuga.
Ancora oggi questa è forse la più grande emozione che il cinema abbia mai regalato ad un pubblico. Ma la concorrenza non tarda ad arrivare e nei primi anni del Novecento i Lumière vendono i diritti del cinematografo a Charles Pathé, convinti che il cinema sia un’invenzione senza futuro. Da questo momento in poi i Lumière si dedicano alla sperimentazione di fotografie a colori. Louis e Auguste muoiono in Francia, rispettivamente a Bandol nel 1948 e a Lione nel 1954. La loro invenzione ha rivoluzionato il modo di raccontare, ricordare e immaginare la vita.