Le stelle sono corpi celesti in grado di generare luce e calore. Hanno forma sferica e dimensioni molto varie. Il loro diametro può andare da poche decine a un miliardo di chilometri. Il Sole, con il suo diametro di quasi un milione e 400.000 chilometri, è una stella di media entità. Un gruppo di stelle legate dalla forza di gravità fa parte di una galassia. Nell’Universo ci sono circa cento miliardi di galassie, ognuna delle quali può contenere centinaia di miliardi di stelle. La galassia in cui si trovano il Sole, e la Terra, è chiamata Via Lattea: secondo le ultime stime contiene almeno 200 miliardi di stelle. Le distanze all’interno di una galassia possono essere brevi in termini astronomici, ma sono enormi in senso assoluto.
Ad esempio, tra il Sole e la stella più vicina, Proxima Centauri, c’è una distanza pari a oltre 250.000 volte quella tra la Terra e il Sole. Le stelle sono composte di gas: principalmente elio e idrogeno, le due sostanze più comuni nell’Universo. Le enormi pressioni e temperature, nel nucleo di una stella, provocano innumerevoli reazioni di fusione nucleare, che trasformano l’idrogeno in elio. E’ un processo che libera una grande quantità di energia, sottoforma di radiazioni e particelle, come i fotoni, le particelle di luce. Quindi le stelle sono gigantesche centrali energetiche, che brillano di luce propria. La vita di una stella attraversa varie fasi. Quando una stella delle dimensioni del Sole esaurisce la sua scorta di idrogeno inizia ad espandersi, inghiottendo tutto ciò che la circonda.
In questa fase, diventa una gigante rossa. Dopo aver raggiunto il massimo dell’espansione, l'interno della stella si contrae fino a trasformarsi in una nana bianca: un corpo celeste destinato a diventare sempre più freddo e meno luminoso. Le stelle più grandi sfuggono a questo ciclo. Quando una stella almeno 8 volte più grande del Sole esaurisce l’idrogeno, collassa generando un’esplosione molto luminosa, chiamata supernova. Al centro della supernova rimane un oggetto estremamente denso: una stella di neutroni. In alcuni casi, il collasso si arresta solo in un corpo di densità talmente elevata, che nemmeno la luce può sfuggire alla sua gravità: la stella diventa un buco nero e scompare alla vista.
Da sempre l’uomo divide il cielo stellato in costellazioni: gruppi di stelle che appaiono vicine tra loro. Ma le costellazioni sono solo schemi convenzionali. L’effetto della prospettiva fa sembrare vicine stelle che in realtà sono molto lontane tra loro. Se si potesse guardare il cielo da un altro pianeta lontano, vedremmo costellazioni del tutto diverse.