La medusa è costituita per il 98% di acqua ed è del tutto priva di ossa. È carnivora. Si nutre di pesci e piccoli crostacei. Vive da 3 a 6 mesi ed è molto adattabile: abita i mari temperati ma anche quelli artici. Possiede un modesto apparato nervoso. È priva di vista, tuttavia avverte la presenza di luce e si rapporta con il suo habitat tramite i tentacoli. Questi sono sempre in numero multiplo di 4 e contengono un liquido urticante che immobilizza le prede e che può essere dannoso anche per l'uomo. Un’affascinante medusa, diffusa nel mar Mediterraneo, è la Pelagia noctiluca, chiamata così perché di notte si illumina. Un’altra medusa caratteristica è la Aurelia aurita, che ha gli organi interni a forma di quadrifoglio. Le meduse possono essere di tanti colori: rosse, viola, verdi.

Anche la lunghezza dei tentacoli è variabile: la medusa Criniera di leone ha tentacoli che raggiungono i 40 m di lunghezza. L'animale più velenoso oggi conosciuto è proprio una medusa, la cosiddetta “vespa di mare”. Ma ci sono animali che sono immuni al veleno delle meduse. Le tartarughe marine, per esempio, sono ghiotte di meduse. Mentre alcuni pesci usano la sua calotta per depositarvi le uova. Nella parte inferiore della calotta, tra i tentacoli, c’è la cavità orale. La cavità orale è l’unica via di comunicazione della medusa con l’esterno. Serve ad assumere il cibo, ad espellere i rifiuti, e per muoversi: la medusa infatti si sposta mediante le contrazioni della calotta che assume ed espelle acqua a fasi alterne. La forza propulsiva delle contrazioni è però, negli esemplari più piccoli, così modesta da renderla passiva rispetto alle correnti marine. La riproduzione delle meduse comprende due fasi, una sessuale e una asessuata. Nella fase sessuale il maschio rilascia le cellule riproduttive sulle uova della femmina. L’uovo fecondato diventa larva, scende sul fondo marino e vi si fissa.

Qui la larva assume una forma di vita intermedia: diventa polipo. Il polipo è una medusa capovolta la cui calotta è ancorata al fondo del mare e i tentacoli sono rivolti verso l’alto. Qui inizia la fase asessuata. Senza fecondazione, infatti, il polipo comincia ad autoriprodursi: si divide in strati, assumendo l’aspetto di una pila di piattini. Poi ogni strato si stacca dal polipo, si capovolge e diventa una medusa. Bellissima e velenosa, la medusa ammalia l’uomo da sempre. Per la mitologia greca, Medusa è un’attraente giovane dalla lunga chioma. Invaghito di lei, il dio Poseidone la rapisce e la porta nel tempio della dea Atena. Offesa per la violazione del proprio tempio, Atena trasforma la giovane in un mostro con serpenti al posto dei capelli e con occhi che pietrificano chiunque osi guardarla.
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