L’energia eolica consiste nella produzione di energia elettrica per mezzo del vento. Poiché il vento è sempre disponibile su tutto il pianeta, l’energia eolica è considerata una fonte energetica rinnovabile. L’energia elettrica è prodotta grazie ad aerogeneratori: impianti dalle più svariate forme e dimensioni, collocati sia su rilievi collinari sia in mare aperto. Questi ultimi sono comunemente chiamati impianti off-shore. L’impianto eolico più diffuso è costituito da una torre di acciaio alta tra i 60 e i 100 metri, in cima alla quale ruotano due o tre pale di circa 20 metri di lunghezza. Le pale sono collegate a un generatore di corrente elettrica e si mettono in movimento quando il vento soffia a una velocità superiore ai 10 chilometri orari. Il generatore, poi, trasforma l’energia meccanica della rotazione delle pale in energia elettrica. Un aerogeneratore di questo tipo produce una potenza di 600 chilowatt pari, cioè, al fabbisogno elettrico quotidiano di 500 famiglie.
Per produrre maggiore energia, gli aerogeneratori sono spesso installati a gruppi, e la potenza totale generata sfiora alcune decine di Mega Watt. L’energia così prodotta è conteggiata e poi immessa nella rete elettrica nazionale attraverso un sistema di cavi sotterranei o sottomarini che costituiscono i moderni elettrodotti. L’energia eolica alimenta sia reti elettriche già esistenti sia utenze non allacciate alla rete di distribuzione elettrica: i cosìdetti impianti ad isola. In questo caso l’energia elettrica non si riversa nella rete elettrica nazionale ma è immediatamente utilizzata oppure immagazzinata in appositi accumulatori. Un ulteriore impiego riguarda, infine, l’alimentazione di batterie che consentono il funzionamento di radio o sistemi di segnalazione.
La densità energetica dell’eolico è molto bassa, la potenza generata dagli impianti eolici infatti oscilla tra i 5 e i 20 Watt per singolo metro quadro: una resa notevolmente inferiore ai 10.000 Watt derivabili dai combustibili fossili come Petrolio, Carbone e Gas Naturale. Inoltre, l’energia eolica dipende dalla forza del vento ed è, per sua natura, una fonte energetica intermittente. E’ dunque necessario compensare questa discontinuità mediante il ricorso ad altre fonti energetiche. Al momento, l’energia eolica contribuisce solo per il 2% alla produzione di energia elettrica mondiale. Si tratta di un contributo irrisorio rispetto all’energia derivata dai combustibili fossili. Gli Stati Uniti d’America, leader nel settore eolico, hanno istallato aerogeneratori per una potenza totale di oltre 35.000 Mega Watt. Seguono Cina e Germania con circa 25.000 Mega Watt a testa di potenza installata. Rispetto all’energia derivata da combustibili fossili, l’eolico presenta da una parte alcuni vantaggi ambientali, ossia è rinnovabile, non produce gas serra, e i materiali che costituiscono gli impianti sono facilmente smantellabili, dall’altra però determina un inquinamento sia di tipo visivo sia di tipo acustico.