La giraffa è un mammifero erbivoro. Vive nelle savane dell’Africa a sud del Sahara. È l’animale terrestre più alto: un esemplare adulto tocca quasi i 6 m di altezza. Ne esistono diverse sottospecie, che si distinguono principalmente per il disegno delle macchie sul mantello: la Giraffa reticolata ad esempio ha macchie regolari separate da linee bianche, mentre la Giraffa dei Masai presenta chiazze irregolari su sfondo beige.

La giraffa è caratterizzata da un collo lungo fino a 2,5 metri, che ha solo 7 vertebre ma è sostenuto da poderosi muscoli.
Grazie ad esso, raggiunge le foglie più alte degli alberi, che raccoglie con la lingua lunga circa mezzo metro. Quando beve, divarica le zampe anteriori e piega il collo verso terra. In questa posizione diventa vulnerabile agli attacchi di predatori come iene e leoni. Normalmente però è una preda difficile: la statura le garantisce un grande campo visivo che le permette di individuare i pericoli, mentre le sue zampe possono sferrare calci in grado di uccidere un leone. Vive in branchi. La gerarchia tra i maschi è stabilita per mezzo di combattimenti: i contendenti fanno ondeggiare i colli e si colpiscono con la testa.
I maschi ai vertici della gerarchia sociale si accoppiano con le femmine, che dopo una gestazione di 15 mesi partoriscono un solo piccolo.

Le madri vanno alla ricerca di cibo e lasciano i piccoli incustoditi per molte ore al giorno. I cuccioli sono così esposti agli attacchi dei predatori e quasi la metà di essi non supera il primo anno di vita. La giraffa è uno degli animali d’Africa che più attirano la curiosità degli uomini di altri continenti. Alla fine del XV secolo un sultano egiziano ne regalò un esemplare ai Medici, potente famiglia che governava la città di Firenze, culla del Rinascimento. L’esotica creatura suscitò scalpore e fu immortalata in diverse opere dell’epoca.
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