La tigre è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Felidi. Attualmente ne esistono circa 5 sottospecie, che vivono tutte in Asia. La più nota è la tigre del Bengala, diffusa in India, mentre la più grande è la tigre siberiana, che con i suoi 3 metri di lunghezza e gli oltre 300 kg di peso è il felide più imponente. Le famose tigri bianche non costituiscono invece una sottospecie: il colore bianco e nero del loro manto e l’azzurro degli occhi dipendono solo da un raro gene recessivo che, in natura, si presenta generalmente fra le tigri del Bengala.
La tigre è un predatore che si nutre abitualmente di scimmie, cervi e cinghiali. È però anche in grado di abbattere grossi bufali. Inizia a cacciare verso il crepuscolo e prosegue di notte, grazie a un udito e una vista molto sensibili. Quando trova una preda si avvicina con passo silenzioso, nascosta dall’oscurità. Se attacca di giorno, si mimetizza nella vegetazione grazie al manto striato. Poi sferra un assalto fulmineo, azzannando la vittima alla gola e cercando di immobilizzarla con le potenti zampe munite di artigli retrattili. Per sopravvivere una tigre ha bisogno di circa 9 kg di carne al giorno. È un animale solitario, che da solo presidia un territorio di anche 100 km2. I maschi e le femmine si incontrano solo nella stagione dell’accoppiamento.
Le femmine dopo una gestazione di circa 100 giorni partoriscono 2 o 4 cuccioli, che succhiano il latte per circa 6 mesi. Già a 18 mesi sono forti e possenti, ma restano con la madre fino a 3 anni, per affinare le tecniche di caccia. La tigre è un animale temuto ma allo stesso tempo ammirato dall’uomo. L’eleganza e il vigore del suo corpo flessuoso le hanno conferito un carattere sacro in molte culture asiatiche: secondo alcune credenze è addirittura in grado di scacciare i demoni. La tigre ha anche ispirato uno degli stili fondamentali delle arti marziali cinesi, caratterizzato da velocità e potenza dei movimenti.
La tigre è un predatore che si nutre abitualmente di scimmie, cervi e cinghiali. È però anche in grado di abbattere grossi bufali. Inizia a cacciare verso il crepuscolo e prosegue di notte, grazie a un udito e una vista molto sensibili. Quando trova una preda si avvicina con passo silenzioso, nascosta dall’oscurità. Se attacca di giorno, si mimetizza nella vegetazione grazie al manto striato. Poi sferra un assalto fulmineo, azzannando la vittima alla gola e cercando di immobilizzarla con le potenti zampe munite di artigli retrattili. Per sopravvivere una tigre ha bisogno di circa 9 kg di carne al giorno. È un animale solitario, che da solo presidia un territorio di anche 100 km2. I maschi e le femmine si incontrano solo nella stagione dell’accoppiamento.
Le femmine dopo una gestazione di circa 100 giorni partoriscono 2 o 4 cuccioli, che succhiano il latte per circa 6 mesi. Già a 18 mesi sono forti e possenti, ma restano con la madre fino a 3 anni, per affinare le tecniche di caccia. La tigre è un animale temuto ma allo stesso tempo ammirato dall’uomo. L’eleganza e il vigore del suo corpo flessuoso le hanno conferito un carattere sacro in molte culture asiatiche: secondo alcune credenze è addirittura in grado di scacciare i demoni. La tigre ha anche ispirato uno degli stili fondamentali delle arti marziali cinesi, caratterizzato da velocità e potenza dei movimenti.
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