Il cavallo è un mammifero erbivoro. È originario delle steppe dell’Asia minore, ma oggi grazie all’uomo, vive in tutti i continenti. In Mongolia vive ancora una razza di cavalli selvatici, il cavallo di Przewalski. In Australia e negli Stati Uniti, invece, è possibile trovare cavalli tornati allo stato selvaggio. Si tratta di cavalli fuggiti dagli allevamenti e che nel corso delle generazioni hanno dato vita a branchi di esemplari allo stato brado. Nel corso dei secoli l’uomo ha selezionato circa 200 razze, alcune molto differenti per dimensioni. La razza dei Falabella può essere alta al garrese massimo 86,5 cm e pesare fino a 100 kg, mentre la Shire-Horse può arrivare a 185 cm e pesare una tonnellata.
Le lunghe zampe permettono al cavallo di raggiungere la velocità di 70 km/h. Il cavallo è in grado di dormire in piedi. Il suo cervello infatti ha la capacità di regolare la tensione dei muscoli delle zampe anche in stato di sonno. Quando però cade in sonno profondo, il cervello non riesce più a controllare i muscoli delle zampe ed il cavallo è costretto a coricarsi. Ciò avviene comunque solo per brevi periodi, poiché paradossalmente per il cavallo è più faticoso sdraiarsi che stare in piedi. Infatti quando è sdraiato il peso dei suoi organi interni comprime il diaframma, causandogli difficoltà respiratorie.
L’alimentazione del cavallo è a base di erba e, in minor quantità, radici. In allevamento viene nutrito dall’uomo con fieno e grano. Allo stato brado il cavallo è un animale predato. Si difende innanzitutto mediante il senso della vista: gli occhi, posti ai lati della testa, gli conferiscono un ampio campo visivo. In questo modo il cavallo ha sempre il controllo di quasi tutto ciò che lo circonda e può individuare facilmente i predatori. Inoltre, per difendersi dai predatori, vive in branchi, capeggiati generalmente da un maschio dominante che vive al centro del gruppo. Invece, ai margini del branco vivono gli esemplari più restii a sottostare all’autorità del capo.
Oggi però il cavallo vive per lo più allo stato domestico. Non teme quindi predatori e vive mediamente 20 anni. La maturità sessuale inizia quando le femmine hanno 2 anni. Il periodo di gestazione oscilla tra i 10 e i 12 mesi e generalmente termina con la nascita di un solo puledro. Dopo solo 2 ore è già in grado di reggersi in piedi. L’uomo inizia ad addomesticare il cavallo intorno al 2000 a.C. La forza, la resistenza e la velocità del cavallo sono una risorsa preziosa per l’uomo, che lo utilizza come animale da soma, come mezzo di locomozione o per le manovre militari. Il cavallo influisce anche sulla struttura delle società: nell’antica Roma e poi nel Medioevo il possesso di un cavallo è il distintivo della classe sociale dei cavalieri.