Per pappagallo s'intende una famiglia di volatili dal piumaggio variopinto. Appartengono all’ordine degli Psittaciformes e provengono dalle regioni tropicali e subtropicali di Asia, Africa, Oceania e Sud America. I pappagalli veri e propri sono i parrocchetti. I cacatua appartengono, invece, ad un'altra famiglia dello stesso ordine. Gli esemplari più piccoli misurano poco più di 8 centimetri. I più grandi arrivano a 1 metro. Il pappagallo ha un becco arcuato e appuntito. La mascella è completamente mobile e gli consente di afferrare oggetti molto grandi.

Gli arti sono dotati di 4 dita: 2 sono rivolte in avanti e 2 all’indietro. Questo gli consente di agganciarsi saldamente ai rami e di arrampicarsi con agilità sugli alberi. Quando cammina, invece, presenta un’andatura goffa e basculante. È in grado di emettere una grande varietà di suoni. Riesce a imitare i richiami di altri animali e a volte anche la voce dell’uomo. I più abili sono i pappagalli cenerini Il pappagallo non si allontana mai troppo dal nido ed è maggiormente attivo di giorno quando va alla ricerca di cibo.

La sua alimentazione è costituita da frutti e semi legnosi che apre con il becco e aiutandosi con la zampa. È inoltre in grado di succhiare liquidi usando la sua lunga lingua. Vive in branchi numerosi, dai quali si allontana solo durante il periodo della riproduzione. La coppia rimane insieme per tutta la vita. Al termine dell’accoppiamento, la femmina depone dalle 2 alle 8 uova all’interno di cavità scavate col becco nei tronchi degli alberi.

Fa eccezione il pappagallo monaco del Sud America che costruisce grandi nidi comunitari in cui trovano dimora decine di coppie. La cova è affidata alla femmina e ha una durata di 5 settimane. Il maschio ha il compito di procurare il cibo e di proteggere il nido dai predatori. Alla nascita i piccoli sono ciechi e privi di piumaggio. A un mese e mezzo di vita i pappagallini sono autonomi. A seconda delle specie possono abbandonare il nido subito o rimanervi qualche settimana ancora.

Per il suo brillante piumaggio e per la sua capacità di imitare la voce umana, il pappagallo ha suscitato fin dall’antichità forte interesse nell’uomo. Fa la sua prima comparsa in Europa nel 327 a.C., importato dall’Asia da Alessandro Magno. Oggi il pappagallo è uno dei più diffusi animali da compagnia assieme a cani e gatti. Si usa spesso la frase ripetere a pappagallo per indicare la cattiva abitudine di ripetere a memoria senza aver capito quello che si è ascoltato o si è letto.

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