I fiumi sono corsi d’acqua dolce che nascono da laghi, depositi sotterranei e ghiacciai. Da qui l’acqua procede sempre in discesa nel letto del fiume, detto anche alveo. Ogni fiume si comporta come un vero e proprio organismo vivente, non solo per la quantità di flora e di fauna che è in grado di ospitare, ma anche perché esso cambia in continuazione tendendo a modificare il paesaggio. Lo scorrimento dell’acqua provoca infatti un’erosione delle rive e una conseguente sedimentazione dei detriti nelle anse e nei punti dove il suo flusso rallenta. Ogni corso d’acqua può confluire in altri o venire raggiunto da affluenti, aumentando così la propria portata. Quando non è un affluente, il fiume si getta in un mare o in un lago con una foce che può essere semplice quando è composta da un unico ramo; a delta, se si divide in più rami; oppure a estuario se alla fine le sue rive si allargano formando un imbuto.

Il fiume più lungo del mondo è considerato il Nilo, che con i suoi 6.695 Km unisce il sud del Rwanda al Mediterraneo. Alcuni ricercatori brasiliani rivendicano però questo primato per il Rio delle Amazzoni, del quale avrebbero scoperto nuove sorgenti in Perù. Il fiume sudamericano detiene già il record mondiale di larghezza: il Rio delle Amazzoni può raggiungere infatti i 45 chilometri durante la stagione delle piogge. A questi primi due seguono il Mississipi e lo Yangtze. I fiumi sono una componente importantissima del ciclo dell’acqua, il quale comprende le precipitazioni atmosferiche e l’evaporazione dell'acqua dai mari. I fiumi hanno inoltre un ruolo fondamentale per l’economia mondiale. Sulle loro rive sono sempre fiorite le maggiori civiltà, e il limite orientale dell’Impero Romano è stato a lungo marcato dal Danubio, che insieme al Reno è ancora oggi una delle maggiori arterie di trasporto europee.

La quantità di acqua di un fiume utilizzabile dall’uomo nel corso dell’anno è sempre in relazione alla portata ed è definita “regime”. Tuttavia il flusso di un fiume può venire regolato con dei canali allo scopo di costruire nuove reti di trasporto fluviale. In altri casi poi l'uomo è intervenuto sui fiumi costruendo delle dighe. Le prime vennero erette già 6.000 anni fa in Egitto. Queste strutture servivano alla creazione di bacini per l'irrigazione e più di recente sono state usate anche per scopi industriali, in particolare, negli ultimi due secoli le dighe hanno trasformato i fiumi in ottimi strumenti per produrre energia elettrica. La Terra è ricoperta da 1,4 miliardi di Km3 d’acqua: la quasi totalità è acqua salata. L’acqua dolce trasportata dai fiumi è meno dell’1% dell’acqua del pianeta.
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