Il dromedario appartiene alla famiglia dei Camelidi. È un quadrupede di grandi dimensioni: pesa fino a 600 chili. Sul dorso ha una grossa gobba. Dalla cima della gobba al suolo, il dromedario può superare i 2 metri. E’ diffuso nelle zone più aride e ostili del pianeta, come il Nord Africa, la Penisola Araba e l’entroterra australiano. Infatti il suo habitat naturale è il deserto. Il dromedario è erbivoro, ma nel deserto la vegetazione è scarsa. Quando il dromedario mangia, il suo corpo accumula parte delle sostanze nutritive nella gobba. Nei periodi di digiuno l’organismo del dromedario attinge a questa scorta di grasso. Così può mantenersi in attività senza mangiare per una settimana. Anche l’acqua è molto rara nel deserto. Come il suo parente più stretto, il cammello, il dromedario possiede alcune caratteristiche che gli permettono di accumulare più acqua possibile. Ad esempio, riesce a bere fino a 100 litri in soli 10 minuti.

Inoltre il dromedario, al contrario della maggior parte dei mammiferi, ha i globuli rossi ovali invece che rotondi. La forma allungata dei globuli consente al sangue di continuare a scorrere anche se contiene poca acqua e diventa molto denso. Il dromedario vive quasi esclusivamente in cattività. Tuttavia in Australia, dove questo animale è stato introdotto dall’uomo, esistono gruppi di dromedari che sono tornati alla condizione selvaggia. La gestazione del dromedario dura 12 mesi. Di norma ogni femmina partorisce un solo cucciolo. Il piccolo viene allattato per circa un anno. Resistente alla fame, alla sete e alle temperature estreme, capace di percorrere 150 chilometri in un giorno e di trasportare carichi di 200 chili, il dromedario è l’animale da soma più adatto alle zone desertiche. Infatti viene chiamato nave del deserto.
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