Il Manierismo è una corrente artistica che si afferma in Italia e poi in Europa nel XVI secolo; è un fenomeno soprattutto pittorico ma influenza anche la scultura e l’architettura. Nasce contemporaneamente alla fase più matura del Rinascimento, in un periodo che vede la crisi dei valori della chiesa romana, la diffusione della religione protestante e lunghi conflitti in Europa. Il termine Manierismo indica un’arte che non cerca più di riprodurre la natura, come nel Rinascimento, ma che vuole invece rifarsi alla maniera, cioè allo stile, dei grandi maestri. Si imitano Michelangelo, Raffaello e Leonardo, esasperandone alcune caratteristiche; si realizzano così opere dove all’interno di complesse composizioni si affollano numerosi personaggi, dipinti con inusuali e poco realistici accostamenti cromatici.
I primi lavori manieristi si hanno a Firenze intorno al 1520, quando alcuni artisti come Pontormo e Rosso Fiorentino, iniziano a rielaborare lo stile dei maestri. In queste opere si abbandona lo spazio prospettico e la proporzionalità delle figure tipiche del Rinascimento; nei colori non si cerca la verosimiglianza ma l’effetto drammatico. Il Manierismo si diffonde in tutta Italia e in Europa: gli artisti realizzano opere caratterizzate da una forte componente virtuosistica, colta e di estrema ricercatezza formale.
Nella seconda metà del ‘500, il Manierismo va verso una ricerca dell’insolito e del fantastico che sfocia spesso in curiose bizzarrie. All’interno del Manierismo le varie personalità interpretano in modo diverso il gusto comune dell’epoca. Il Pontormo rappresenta figure sospese in uno spazio senza prospettiva, con colori chiari e innaturali. Rosso Fiorentino e Parmigianino deformano i corpi e i volti. Il Bronzino eccelle nei ritratti in cui emerge la posizione sociale piuttosto che l’approfondimento psicologico dei personaggi.
La luce è invece protagonista della pittura chiara e luminosa del Veronese e di quella del Tintoretto, che rappresenta scene drammatiche con colori caldi. Il Vasari, scrittore, pittore e architetto, progetta e gestisce a Firenze importanti edifici pubblici. Cellini e Giambologna, nelle loro sculture, riflettono il gusto manieristico per la ricerca di un tecnicismo raffinato. Fuori dall’Italia il Manierismo si ritrova principalmente in Spagna, con la pittura di El Greco, e in Francia, dove fiorisce la scuola di Fontainebleau. Fin dal 1600 il Manierismo è visto come un’arte vuota e decadente. Solo nel ‘900 la critica moderna lo rivaluta, individuando in questa corrente artistica l’estetica moderna dell’arte per l’arte, svincolata dall’imitazione della natura.