Robert Altman, regista, sceneggiatore e produttore statunitense, è uno degli autori più interessanti del cinema contemporaneo. Altman nasce a Kansas City, nel Missouri, il 20 febbraio 1925. Dopo aver preso parte alla Seconda guerra mondiale. Si trasferisce a Hollywood dove tenta, senza riuscirvi, di entrare nel mondo del cinema. Nel 1955 esordisce come regista raccontando le avventure di una banda di giovani malviventi in The Delinquents. Nei dieci anni successivi, Altman collabora alla realizzazione di alcune serie televisive tra cui Alfred Hitchcock presenta, Route 66 e U.S. Marshal. Nel 1970 fonda una casa di produzione, la Lion’s Gate Films, con la quale gira M.A.S.H. Satirico e antimilitarista, il film racconta le vicende di alcuni medici indisciplinati sullo sfondo della guerra di Corea. La pellicola viene premiata a Cannes con la Palma d'oro. Nel 1975 firma una delle sue opere più celebri, Nashville. Nell’omonima cittadina, capitale del country, s'intrecciano le vicende di artisti e gente comune impegnati nello svolgimento di un festival musicale.

Il tema portante, I'm easy cantata da Keith Carradine, si aggiudica l'Oscar per la migliore canzone. Una serie di insuccessi commerciali, tra cui Popeye, del 1980, costringono Altman a vendere la Lion's Gate Films. Dopo una breve esperienza teatrale e televisiva, torna al successo nel ’92 con I protagonisti, dura satira dell'ambiente cinematografico hollywoodiano. L'anno seguente è la volta di America oggi, film corale tratto da alcuni racconti di Raymond Carver, che viene premiato con il Leone d'oro a Venezia.
Con Gosford Park, del 2001, analizza i rapporti tra nobiltà e servitù nell'Inghilterra degli anni 30. Il film gli vale il Golden Globe come miglior regista. Dopo l'Oscar alla carriera ricevuto nel 2006, Altman firma la sua ultima pellicola, Radio America. Robert Altman muore a Los Angeles il 20 novembre 2006, all’età di 81 anni. Con il suo stile, ironico e amaro al tempo stesso, ha indagato a fondo sogni e contraddizioni della società americana.