Sergej Rachmaninov è un pianista e compositore russo. Nasce a Onega, in Russia, il 1° aprile 1873, da una famiglia aristocratica. Sia il padre che il nonno suonano il piano, e Sergej viene avviato fin da piccolo alla musica. Nel 1882 entra al conservatorio di San Pietroburgo. È un pianista di grande talento, ma indisciplinato: nel 1885 viene perciò affidato ad un severo professore del conservatorio di Mosca. Qui conosce Tchaikovskij, che avrà grande influenza sulla sua musica. Rachmaninov si diploma nel 1891 e l’anno dopo debutta come concertista suonando una propria composizione, il Preludio opera 3 numero 2. Il brano, scandito da potenti accordi, presenta già il pathos e la vena melodica caratteristici di Rachmaninov. Nel 1893 inizia una tournée che lo porta anche all’estero. Scrive nuove opere, ma l’insuccesso della prima sinfonia scritta nel 1895 lo getta nello sconforto e lo allontana dall’attività compositiva. Riprende fiducia con il Concerto per pianoforte e orchestra opera 18 del 1901. Il maestoso ed epico primo movimento diverrà uno dei suoi brani più noti. Come compositore, Rachmaninov, poco incline alle sperimentazioni, non è particolarmente apprezzato dalla critica, ma è amato dal pubblico per l’intensità emotiva delle sue opere.
È molto ammirato anche per la sua tecnica pianistica: emblema del suo virtuosismo è il Concerto per pianoforte e orchestra opera 30, eseguito per la prima volta nel 1909, durante una tournée negli Stati Uniti. L’opera è tuttora ritenuta una delle più impegnative per un pianista. Tra il 1911 e il 1913 è direttore della Filarmonica di Mosca. Dopo la Rivoluzione russa del 1917 lascia per sempre il proprio paese e si stabilisce negli Stati Uniti. Qui continua l’attività concertistica e compone anche nuove importanti opere, come le Danze sinfoniche del 1940. Muore a Beverly Hills, il 28 marzo 1943, all’età di 69 anni. Passa alla storia come l’ultimo dei compositori romantici.