Sandro Botticelli è un pittore fiorentino del Quattrocento. E’ considerato uno dei maggiori esponenti del Primo Rinascimento, movimento culturale che concilia i modelli di bellezza dell’antichità classica con le nuove conoscenze e lo spirito umanista dell’età moderna. Alessandro di Mariano Filipépi nasce a Firenze nel 1445. Il soprannome Botticelli deriva probabilmente da “battigello”, ovvero colui che batte l’oro, in riferimento al mestiere del fratello orafo. La tradizione lo vuole a bottega, prima da Filippo Lippi, e poi dal Verrocchio, che ha tra i suoi allievi anche Leonardo da Vinci. Le opere di questi anni risentono dell’influenza dei suoi maestri.

Nel 1470 apre una bottega e realizza Fortezza, la sua prima commissione pubblica: in quest’opera giovanile Botticelli mostra già autonomia stilistica ed esprime il suo ideale di malinconica bellezza femminile. Nei due decenni successivi, il lavoro di Botticelli è legato alla storia della famiglia dei Medici, in particolare a Lorenzo e alla cerchia di umanisti, letterati e filosofi che si riuniscono alla sua corte. Nel 1475 dipinge Ritratto d’uomo con una medaglia di Cosimo il Vecchio: nella posa del volto di tre quarti, e nella resa dello sfondo, emergono influenze della ritrattistica fiamminga.

Nello stesso anno realizza anche l’Adorazione dei Magi: in questa scena sacra Botticelli inserisce alcuni personaggi della Firenze contemporanea come Cosimo il Vecchio, Lorenzo il Magnifico e il filosofo Pico della Mirandola; tra di loro Botticelli ritrae anche se stesso. L’opera dà grande popolarità a Botticelli che viene chiamato a Roma per realizzare alcuni affreschi della Cappella Sistina. Il decennio 1478-1488 rappresenta il periodo più fecondo per l’arte di Botticelli. Sono di questi anni le pitture a tema mitologico che spiccano per una composizione equilibrata e armoniosa: Primavera, Pallade e il Centauro, Nascita di Venere e Venere e Marte; le figure sono dipinte con un tocco calligrafico, colori tenui e una linea fluida ed elegante.

Botticelli rappresenta le favole pagane con la stessa intensità che riserva alle opere sacre: la Venere che nasce dalle acque ha lo stesso purissimo volto della Vergine nei tondi della Madonna del Magnificat e della Madonna della Melagrana: Botticelli conferisce così al mondo mitico un’intensa spiritualità. Nel 1492 muore Lorenzo il Magnifico e acquista sempre più seguito la predicazione di Girolamo Savonarola, che accusa di dissolutezza la corte fiorentina: i Medici sono cacciati dalla città. Botticelli vede il suo mondo crollare. La sua pittura si rifugia sempre più nel misticismo, abbandonando progressivamente le conquiste rinascimentali come la prospettiva e l’equilibrio delle composizioni. Botticelli muore il 17 maggio 1510 e viene sepolto a Firenze nella Chiesa di Ognissanti.



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