Fidia, celebre artista dell’Antica Grecia, è tra i massimi esponenti dell’arte classica. Nasce ad Atene intorno al 490 a. C.
Vive nell’epoca d’oro della storia ateniese. Nel V secolo a.C, infatti, sotto il dominio di Pericle, Atene conquista la supremazia politica sul resto della Grecia. Fidia, uno degli amici e consiglieri di Pericle, ottiene importanti commissioni di opere d’arte e contribuisce alla fioritura culturale della sua città. Molte delle sue opere sono andate perdute; le conosciamo solo grazie alle descrizioni tramandate da fonti letterarie e attraverso copie realizzate da altri artisti nell’antichità. Restano però i marmi del Partenone, che sono tra i capolavori della cultura classica.
L’arte di Fidia celebra una bellezza ideale, che non si limita alla piacevolezza delle apparenze ma esprime i valori più alti della cultura ateniese. L’ideale della Grecia classica è infatti la perfetta coincidenza tra bellezza e virtù morali, tra etica ed estetica.
Dopo aver esordito come pittore, Fidia si distingue nella scultura, raggiungendo la perfetta padronanza di ogni tecnica e materiale.
Tra le sue prime opere si ricordano diverse statue dedicate alla dea Atena. Le fonti letterarie celebrano in particolare l’Atena Promachos, una grande statua in bronzo che raffigura la dea combattente, e l’Atena Lemnia, che rappresenta Atena in atteggiamento pensoso. Entrambe perdute, erano collocate sull’Acropoli di Atene. Per il Tempio di Olimpia, Fidia realizza un colossale simulacro di Zeus, considerato dagli antichi una delle sette meraviglie del mondo. La statua, alta 12 metri, è in oro e avorio. Fidia celebra anche eventi contemporanei. Uno dei suoi capolavori raffigura gli eroi della Battaglia di Maratona, i soldati greci che pochi anni prima hanno respinto l’invasione dei persiani.
Già acclamato come il più grande artista del suo tempo, riceve da Pericle l’incarico che segna il culmine della sua carriera: la supervisione dei lavori per il Partenone, il maestoso tempio che si erge sull’Acropoli di Atene. La decorazione è interamente concepita da Fidia. Comprende immagini di divinità e scene di guerra, che corrono lungo tutto il perimetro dell’edificio. Sul fregio all’interno del tempio è rappresentata la Processione panatenaica, la festa popolare in onore della dea Atena. Fra le sculture del Partenone, spiccano per potenza espressiva le divinità sui frontoni, ovvero gli spazi triangolari nella parte alta delle due facciate.
Per il Partenone, Fidia realizza anche Atena Parthenos, grande statua in oro e avorio dedicata ad Atena vergine. Negli ultimi anni di vita, Fidia è vittima di congiure politiche che mirano a screditare Pericle e la sua cerchia di collaboratori. Accusato di vari reati, subisce il carcere e l’esilio. Muore intorno al 430 a.C.