Billy Wilder, regista e sceneggiatore, è considerato il padre della commedia americana. Nasce il 22 giugno 1906 a Sucha Beskidzka, città polacca dell’Impero Austro-Ungarico. Il padre è un ricco uomo d’affari. Nella Berlino degli anni ’20 Wilder lavora come giornalista; il suo esordio da sceneggiatore avviene in Uomini di domenica, del regista tedesco Robert Siodmak. Quando Hitler prende il potere in Germania, Wilder, di famiglia ebrea, è costretto a lasciare il Paese; dopo un breve periodo in Francia, decide di andare a Hollywood. Negli Stati Uniti collabora con il regista Ernst Lubisch alla sceneggiatura di Ninotchka, esilarante parodia del comunismo sovietico, dove l’algida diva Greta Garbo viene utilizzata per la prima volta in chiave comica.
La prima regia americana di Wilder è Frutto proibito ancora una commedia, attraversata però da una sottile inquietudine. Wilder affronta il tema del travestimento che ricorrerà spesso nel suo cinema. Wilder alterna con disinvoltura film drammatici a soggetti di estrema leggerezza; a La fiamma del peccato, noir scritto con Raymond Chandler, seguono le commedie Scandalo internazionale e Venere e il professore. Nel 1950 Wilder realizza la sua opera più intensa: Viale del tramonto; la narrazione inizia con il celebre flashback del protagonista che galleggia senza vita in una piscina. Attraverso la storia di un ex-diva del muto, interpretata da Gloria Swanson, Wilder racconta la decadenza del sistema hollywoodiano.
Seguono L’asso nella manica, feroce critica al mito del sogno americano, e Stalag 17, ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Il regista torna alla commedia con Sabrina, interpretata da Audrey Hepburn, a cui seguono Quando la moglie è in vacanza, e A qualcuno piace caldo, entrambi con Marilyn Monroe. Sono storie dense di equivoci e di svelamenti: Wilder ribalta con rapidità le vicende, creando effetti di rara comicità e pungente analisi delle tipologie umane. È anche il caso de L’appartamento, pellicola divertente e amara, interpretata da Jack Lemmon e Shirley MacLaine. I personaggi si muovono tra candore e cinismo, in un film sulle frustrazioni create dalla moderna società americana. La coppia di attori recita ancora per Wilder in Irma la dolce, storia d’amore tra una prostituta e un poliziotto.
La critica alla società statunitense attraverso il sorriso prosegue con Baciami, stupido, dove Wilder ridicolizza il dogma della fedeltà coniugale; il film si rivelerà però un fiasco. Nei suoi ultimi successi dirige una delle coppie comiche più riuscite di Hollywood, Jack Lemmon-Walter Matthau, in Non per soldi… ma per denaro, Prima pagina e Buddy Buddy. Wilder muore a Los Angeles il 27 marzo 2002, all’età di 96 anni.