Karl Friedrich Schinkel è un architetto e pittore prussiano dell'Ottocento. Esponente del Neoclassicismo, riveste un ruolo di primo piano nel riassetto architettonico della Berlino ottocentesca. Nasce il 13 marzo 1781 a Neuruppin, nel Brandeburgo: è figlio di un arcidiacono e nipote di un mercante. A 6 anni perde il padre e nel 1794 si trasferisce a Berlino. Qui incontra l'architetto Friedrich Gilly, che lo avvicina alla cultura neoclassica e lo spinge a iscriversi all’Accademia di architettura. Nel 1803 Schinkel compie un viaggio in Italia, durante il quale si dedica al disegno e alla pittura. Nel 1805 torna a Berlino. L'anno dopo, la città è occupata dalle truppe napoleoniche.

Schinkel fatica ad affermarsi come architetto, ma continua a dipingere. Nei suoi quadri, le architetture hanno comunque molta importanza: edifici neogotici entrano a pieno titolo nei paesaggi, ed emergono in tutta la loro plasticità . Nel 1810, dopo aver visto alcuni suoi lavori, la regina Luisa di Prussia gli affida il restauro della sua stanza da letto nel palazzo di Charlottenburg. Inizia così una serie di commissioni che porteranno Schinkel a diventare in seguito Regio Architetto. Nel frattempo, Schinkel si afferma anche come scenografo: lavora a numerosi spettacoli teatrali, tra cui Il flauto magico di Mozart.

Terminata l’occupazione francese, Schinkel è nominato assessore della Commissione delle Costruzioni di Berlino. I suoi progetti esprimono le ambizioni culturali del tempo. La magnificenza dell'architettura neoclassica è lo specchio fedele dell’orgoglio nazionale prussiano. Le sue opere cambiano il volto del centro di Berlino. Al barocco si sostituiscono forme classicheggianti. Nella Nuova Guardia, il portico dorico e la struttura cubica centrale rappresentano un incontro tra monumentalità e austero razionalismo architettonico. La Schauspielhaus, oggi Konzerthaus, è la sala concerti che si affaccia sulla piazza del Mercato dei Gendarmi: il suo portico ionico rialzato, e la statua di Apollo all'ingresso, sono solo alcuni dei numerosi riferimenti alla mitologia greca.

Il Museo Vecchio si distingue per l'orizzontalità. Ancora una volta elementi del passato, come le colonne ioniche, sono utilizzati per disegnare geometrie lineari. Le ultime opere di Schinkel si inseriscono a pieno titolo nel filone dell'eclettismo, corrente che fonde insieme più stili del passato e li reinterpreta in chiave moderna. Un esempio evidente dell’eclettismo di Schinkel è l’Accademia di Architettura, palazzo di forma cubica, dal disegno sobrio ed essenziale, ma arricchito da grandi finestre gotiche e ornamenti classici. Karl Friedrich Schinkel muore a Berlino il 9 ottobre 1841, all'età di 60 anni. Le sue opere eserciteranno grande influenza sull'arte moderna, e sul razionalismo architettonico novecentesco.





Join OVO
* required fields

By proceeding with the registration I declare I have read and accepted the

Join OVO
OR
SIGN UP
  •   Forgot your password?
Reset your password