Giuseppe Penone è un artista italiano attivo dalla fine degli anni ’60. Tra i protagonisti del movimento dell’Arte Povera, le sue opere indagano il rapporto di scambio di energie tra l’uomo e la natura, al ritmo del ciclo della vita. Giuseppe Penone nasce a Garessio, in provincia di Cuneo, il 3 aprile 1947. Studia all’Accademia di Belle Arti di Torino dove sviluppa un profondo interesse nell’esplorazione della materia in relazione al tempo. L’interazione tra uomo e natura è centrale in una serie di lavori in cui Penone interviene nel processo di crescita degli alberi, che saranno protagonisti di tutta la sua ricerca successiva: inserendo dita in acciaio o cunei metallici nel tronco, Penone attende che sia l’albero a completare l’opera.

Allo stesso modo gli uccelli, beccando una forma di pane in cui sono nascoste alcune lettere dell’alfabeto in ferro, fanno affiorare il linguaggio. L’indagine sui sensi, utilizzando anche pelle umana, unghie, corteccia, vista, respiro e odori traccia l’impronta del tempo sugli esseri e sulle cose. Se dagli alberi Penone toglie la corteccia ed estrae l’immagine di un albero più giovane conservata all’interno col respiro è la scultura che viene introdotta dall’esterno nei nostri corpi. Nel 2007 Giuseppe Penone è chiamato a rappresentare l’Italia alla 52esima Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, e nel 2014 è insignito del Premium Imperiale, consegnato annualmente dalla Japan Art Association e considerato il più importante riconoscimento internazionale.
Fonti
S. Risaliti, A. Natalini, Giuseppe Penone. Prospettiva vegetale (Firenze: Forma Edizioni, 2014); L. Busine, Giuseppe Penone (Milano: Electa, 2012); G. Didi-Huberman, George Didi-Huberman su Giuseppe Penone (Milano: Electa, 2008)
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