Albert Camus è uno scrittore, drammaturgo e saggista francese. Nasce il 7 novembre 1913 in Algeria, che in questi anni è ancora una colonia francese. Figlio di poveri immigrati europei, Camus cresce in un quartiere popolare di Algeri abitato da famiglie arabe. Negli anni ‘30 si laurea in filosofia all’Università di Algeri e abbraccia la causa dell’indipendenza algerina, iscrivendosi al partito comunista. Nel 1937 dà alle stampe una raccolta di saggi intitolata Il rovescio e il dritto. In questi scritti è già ben chiaro il nucleo del suo pensiero: per Camus l’uomo cerca incessantemente una spiegazione della propria esistenza, ma ciò risulta un’impresa vana perché la vita è priva di senso.

Si dedica intensamente all’attività giornalistica, che ritiene essere strumento ideale per portare avanti la causa del popolo algerino. Ma le critiche al partito comunista, colpevole, secondo Camus, di passività nei confronti della politica coloniale francese, gli costano il bando da tutti i giornali algerini. Perciò nel 1940 si trasferisce a Parigi. È in corso la seconda guerra mondiale, i tedeschi hanno occupato la Francia. Camus entra nella resistenza e scrive per il giornale clandestino Combat. In questi anni sposa Francine Faure che gli darà 2 figli.

Nel 1942 pubblica il romanzo Lo straniero in cui l’insensatezza della vita umana è incarnata dal protagonista, Meursault. Condannato a morte per avere ucciso un uomo, Meursault accetta la sentenza senza difendersi perché lui stesso non sa darsi una spiegazione del delitto che ha commesso. Il romanzo viene accostato all’esistenzialismo del filosofo Jean-Paul Sartre. Camus, però, rifiuta con decisione ogni legame con gli esistenzialisti di cui critica l’adesione al comunismo sovietico.

Negli anni ‘40 Camus mette in scena alcuni testi teatrali tra cui Il Caligola, in cui rappresenta i deliri di potere dell’imperatore romano. L’opera anticipa tematiche che saranno sviluppate in seguito da Samuel Beckett e Eugène Ionesco nel teatro dell’assurdo. Nel 1947 pubblica la sua opera più importante, il romanzo La peste. Protagonista è il medico Bernard Rieux, che quando scoppia una terribile epidemia di peste si adopera per prestare soccorso ai malati della sua città.

Camus accantona il pessimismo de Lo straniero e afferma che l’uomo può ribellarsi alla propria condizione grazie alla solidarietà nei confronti del prossimo. Nel 1957 Camus è insignito del premio Nobel per la letteratura. Ha 43 anni ed è il più giovane autore mai premiato. Il 4 gennaio 1960 Albert Camus muore in un incidente stradale. Ha 46 anni. Lascia incompiuto il romanzo autobiografico Il primo uomo, che sarà pubblicato nel 1994.



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