Daniel Libeskind è un architetto statunitense di origine polacca. Nasce il 12 maggio 1946 a Lodz, in Polonia, da genitori sopravvissuti a un campo di concentramento nazista. Dopo aver vissuto in Israele, si trasferisce negli Stati Uniti. Studia architettura alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art a New York e poi alla Essex University di Londra. In questi primi anni si dedica all’insegnamento e nel 1978 è chiamato a dirigere il Dipartimento di Architettura della Cranbrook School of Art and Design di Detroit. Nel 1988, insieme ai colleghi Frank O. Gehry, Zaha Hadid e Peter Eisenman, partecipa alla mostra sull’architettura decostruttivista al Museum of Modern Art di New York.
I decostruttivisti si pongono l’intento di sovvertire gli equilibri geometrici e la razionale perpendicolarità dell’architettura tradizionale mediante edifici dalle superfici curve e dai volumi irregolari. Libeskind si concentra principalmente su strutture museali e progetta edifici che, attraverso il richiamo alla storia del luogo e il rapporto dialettico con lo spazio circostante, assumono forti valenze simboliche. È secondo questi principi che nel 1989 concepisce il Museo Ebraico di Berlino. L’edificio ha la forma di una linea spezzata e rappresenta una stella di David aperta e deformata. Il museo è pensato per essere una vera e propria esperienza sensoriale: i locali spogli e dalla forma irregolare sono illuminati da sottili finestre, la cui luce è come una lama che taglia lo spazio.
Seguono altri progetti dedicati alla memoria dell’Olocausto, tra cui la Casa Felix Nussbaum a Osnabrück in Germania, e il Centro Convegni Maurice Wohl a Ramat-Gan, in Israele. Nel 1997 progetta l’Imperial War Museum North di Manchester. Terminato nel 2002, la struttura rappresenta la Terra distrutta da un conflitto mondiale. Nel 2001 riceve l’Hiroshima Art Prize. Il premio, riservato gli artisti che promuovono la pace, non era mai stato tributato a un architetto. Nel 2003 si aggiudica il concorso per il più importante progetto degli ultimi decenni: la ricostruzione di Ground Zero a New York. Il progetto di Libeskind prevede un complesso, chiamato Memory foundations, in mezzo al quale si erge la Freedom Tower, la Torre della libertà. Libeskind però viene presto messo da parte. Larry Silverstein, proprietario del terreno su cui sorgevano le Torri Gemelle, affida infatti il lavoro al suo architetto di fiducia, David Childs. Il progetto originale subisce numerose modifiche. Libeskind è oggi impegnato in numerosi lavori in tutto il mondo tra cui il Museo di Arte Contemporanea a Milano, le torri di Busan, in Corea del Sud, e il Creative Media Center di Hong Kong.