“Dama con liocorno” è un dipinto realizzato ad olio su tela e successivamente trasportato su tavola.
Grande 65 centimetri per 51, il celebre ritratto è attribuito a Raffaello Sanzio, che l'avrebbe eseguito a Firenze tra il 1504 e il 1508.
L’opera rappresenta una giovane nobildonna, bionda e con gli occhi azzurri, che tiene in braccio un piccolo liocorno. Alle sue spalle, un loggiato con un’ampia veduta di cielo e paesaggio naturale.
Nel Rinascimento, movimento culturale sorto in Italia e poi diffusosi in tutta Europa tra il XV e il XVI secolo, l’arte si ispira alla bellezza del mondo naturale, di cui l’uomo è assoluto protagonista.
In occasione di eventi nuziali, i nobili commissionano agli artisti più celebri in circolazione la realizzazione dei ritratti degli sposi.
Anche Raffaello, nel corso del suo soggiorno fiorentino, riceve l’incarico di eseguire un ritratto di nozze. “Ritratto di una giovane donna a mezzo busto”, custodito attualmente al museo Louvre di Parigi, è considerato il disegno preparatorio di “Dama con liocorno”.
Raffaello dipinge la dama fino alla vita, dipinge le colonne, il cielo e il paesaggio retrostante, ma non porta a termine l’opera così come oggi la vediamo.
Altri pittori vi aggiungono, in seguito, particolari non previsti dall’artista di Urbino.
Il pittore fiorentino Giovanni Antonio Sogliani (1492-1544) mette mano al dipinto e vi aggiunge un cagnolino, simbolo di fedeltà coniugale.
Qualche decennio dopo sul cagnolino, forse rovinato, è sovra dipinto un liocorno: animale favoloso e selvaggio, addomesticabile solo da una vergine e quindi simbolo di castità.
“Dama con liocorno”, ossia il soggetto del quadro che oggi vediamo, nasce dunque solo dopo la terza dipintura.
Tra la fine del '500 e l'inizio del '600, la nobildonna ritratta è addirittura trasformata in santa Caterina d'Alessandria da un anonimo pittore. A quest’epoca risalgono, infatti, i particolari del mantello sulle spalle, e della ruota, simbolo di martirio.
Questi particolari, che pur hanno caratterizzato il dipinto sino al 1935, sono eliminati in seguito grazie ad un intervento di restauro.
Il mistero circa l’identità della dama ritratta non è ancora stato svelato.
Grazie ad avanzati esami radiografici della “Dama con liocorno” è stato possibile, invece, ricostruire le diverse fasi di pittura del dipinto.
Queste particolarità e le vicissitudini che hanno alimentato la storia del dipinto, non fanno che accrescerne la fama ed il mistero.
Oggi, grazie ad innumerevoli esami ed interventi di restauro, è possibile ammirare la tela così come fu originariamente pensata da Raffaello.
“Dama con liocorno” è in esposizione stabile presso la galleria Borghese di Roma.