Howard Hughes è un miliardario statunitense. È conosciuto per le sue imprese nel campo del cinema e dell’aeronautica, ma anche per la sua vita mondana e per le sue stravaganze. Hughes nasce nel 1905 in una città del Texas, non è chiaro se Houston o Humble. Anche il giorno e il mese di nascita sono incerti: Hughes, probabilmente per vanità, sosterrà per tutta la vita di essere nato il 24 dicembre, la Vigilia di Natale. La famiglia di Hughes è molto ricca: suo padre ha fatto un’immensa fortuna brevettando una trivella petrolifera di nuova concezione.
La madre del piccolo Howard è una donna ossessionata dall’igiene, e lo costringe ad avere una cura maniacale del proprio corpo. Per questo, il ragazzo sviluppa un vero terrore nei confronti delle malattie. Tra il 1922 e il ’24 il giovane Hughes perde entrambi i genitori. Il ragazzo eredita il capitale di famiglia: a soli diciannove anni diventa uno degli uomini più ricchi del mondo. Nel 1926 si trasferisce a Hollywood e inizia a produrre film, tra i quali la commedia Two Arabian Knights, che vince l’Oscar per la regia.
Nel 1930 Hughes produce e dirige Gli angeli dell’inferno, un film sui combattimenti aerei della Prima guerra mondiale. I costi di produzione sono enormi per l’epoca: quasi 4 milioni di dollari. Il film incassa più del doppio. Due anni dopo Hughes finanzia il film di gangster Scarface, del grande regista Howard Hawks. Nel 1941 Hughes torna dietro la macchina da presa per il western Il mio corpo ti scalderà, che fa scalpore per l’interpretazione molto sensuale della protagonista, Jane Russell. L’altro ramo nel quale Hughes investe il suo denaro è l’aeronautica.
Hughes progetta gli aerei che escono dalle sue fabbriche, e spesso li sperimenta di persona. Nel 1938 è il primo aviatore a compiere il giro del mondo senza scalo in meno di 4 giorni. Nel 1946, mentre prova un prototipo, rimane coinvolto in un incidente che per poco non gli costa la vita. L’anno dopo presenta al pubblico l’H–4 Hercules, l’aereo con l’apertura alare più grande di tutti i tempi: quasi 100 metri. Hughes fa parlare di sé anche per la sua vita privata: tra le sue conquiste ci sono dive come Bette Davis, Ava Gardner e Katharine Hepburn.
Con l’età, Hughes inizia a manifestare in modo sempre più grave il suo terrore patologico per le malattie. Rifiuta qualsiasi contatto umano, e si isola all’interno di stanze buie, dalle quali dirige il suo impero. Negli ultimi anni della sua vita alloggia esclusivamente in hotel, spostandosi da una città all’altra. Mangia e dorme sempre meno, e abusa di droghe e medicinali. Howard Hughes muore il 5 aprile 1976, a 70 anni. Ironicamente, la morte lo coglie a bordo di un aereo, durante un viaggio dal Messico agli Stati Uniti.
Lascia un patrimonio di due miliardi e mezzo di dollari.