Industriale italiano, Giovanni Agnelli, più noto come Gianni Agnelli, è uno degli eredi della famiglia che possiede la casa automobilistica Fiat. Nasce a Torino il 12 marzo 1921. Suo nonno Giovanni, che ha fondato la Fiat, nomina il nipote vicepresidente dell’azienda di famiglia nel 1943. Lo stesso anno Gianni si laurea in legge: d’ora in poi viene chiamato l’Avvocato. Nel 1945, quando il nonno Giovanni muore, Gianni affida la presidenza dell’azienda al professore Vittorio Valletta. Nel 1947 Agnelli viene eletto presidente della Juventus, squadra di calcio legata agli Agnelli già dal 1923. A 32 anni sposa la principessa Marella Caracciolo: dal matrimonio nascono Edoardo e Margherita. Nel 1966, assume il comando della Fiat. L’avvocato diventa un indiscusso protagonista della scena industriale italiana e del jet set internazionale.

A fine anni sessanta la concorrenza con la casa automobilistica Alfa Romeo e le contestazioni operaie culminate nell’autunno caldo mettono in crisi la Fiat. L’avvocato dimostra grandi capacità di mediazione, e riesce a traghettarla verso la ripresa. Crescono anche le partecipazioni statali a sostegno dell’azienda. Gianni assume il ruolo di grande patriarca e guida della famiglia: si batte perché gli Agnelli continuino a produrre auto, nonostante i contrasti col fratello Umberto, che invece vorrebbe investire in altri settori. Nel 1969 la Fiat acquisisce il 50% della Ferrari e rileva la casa automobilistica Lancia. Nel 1974 l’avvocato è eletto presidente della Confindustria, l’assemblea degli industriali italiani. L’anno successivo sigla coi sindacati un accordo che determina un aumento dei salari. Alla fine del 1976, problemi finanziari inducono la Fiat a vendere il 9% delle azioni a una banca libica, che viene liquidata nel decennio successivo.

Negli anni ottanta Gianni Agnelli trasforma la Fiat in una holding, con ramificazioni nel campo dell’editoria e delle assicurazioni. Si avvicina anche a Mediobanca, l’istituto di credito diretto da Enrico Cuccia, che in più occasioni finanzia l’azienda di Agnelli. Nel 1986 acquista l’ex rivale Alfa Romeo. A 70 anni, Gianni Agnelli è nominato senatore a vita. Il 28 febbraio 1996 Cesare Romiti gli succede alla guida della Fiat. Lo stesso anno l’avvocato diventa Presidente d’Onore dell’azienda. Gianni sceglie come suo erede Giovannino, il figlio di suo fratello Umberto. Il nipote però muore nel 1997. Nel 2000, un altro lutto colpisce Gianni: il figlio Edoardo si suicida. Lo stesso anno General Motors acquisisce il 20% del capitale Fiat. L’accordo si rompe 5 anni dopo. Gianni Agnelli muore il 24 gennaio 2003. L’anno successivo Luca Cordero di Montezemolo diventa Presidente della Fiat. John Elkann, il nipote designato da Agnelli come erede, è vicepresidente. L’avvocato è un esempio di stile e raffinatezza: non si dimenticano la sua r moscia, l’orologio sopra il polsino e le scarpe scamosciate.



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