Oskar Schindler è un imprenditore tedesco. Durante la Seconda guerra mondiale riesce a salvare la vita di circa 1200 ebrei destinati ai campi di sterminio nazisti. Nasce il 28 aprile del 1908 a Zwittau, , nell'odierna Repubblica Ceca, da una famiglia tedesca benestante che cadrà in rovina durante la Grande depressione degli anni 30. Dopo aver lavorato nell'azienda del padre, viene assunto come direttore vendite per una compagnia elettrica. Nel 1939 la Germania di Hitler invade la Cecoslovacchia. Schindler, rimasto nel frattempo disoccupato, decide di iscriversi al partito nazista. Intenzionato a sfruttare la guerra come un'opportunità per fare soldi, inizia a collaborare coi servizi segreti tedeschi, che lo inviano come informatore a Cracovia, in Polonia.

Qui, grazie ai suoi contatti e alla sua abilità diplomatica, riesce a comprare a poco prezzo una fabbrica di utensili da cucina che in seguito viene convertita alla produzione di munizioni. Nel 1942 assiste a un sanguinoso rastrellamento nazista nel ghetto ebraico di Cracovia. Molte persone, tra cui alcuni dipendenti della sua fabbrica, vengono deportate in campi di concentramento. Chi cerca di nascondersi o fuggire, è ucciso dai soldati. Scioccato da quanto ha visto, Schindler decide di assumere un gran numero di ebrei, per metterli al riparo dalle violenze naziste.

Con il pretesto di incrementare la produzione della DEF, prende accordi con Amon Göth, che comanda il campo di concentramento di Plaszow: 900 ebrei vengono trasferiti dal campo alla vicina fabbrica di Schindler. Nel 1944, l’avanzata dell'esercito russo convince i nazisti a smantellare il campo di Plaszow e a sbarazzarsi dei prigionieri. Schindler riesce a trasferire la sua fabbrica a Brinnlitz, in Cecoslovacchia, e porta con sé più di mille operai. Per un errore burocratico, durante il viaggio il convoglio femminile viene deviato verso i campi di sterminio di Auschwitz. L'intervento di Schindler riesce a far tornare indietro il treno, e a salvare tutte le 300 donne deportate.

Alla fine della guerra, Schindler deve far fronte alle accuse di collaborazionismo coi nazisti e a gravi problemi economici. Trasferitosi in Argentina, torna in Germania nel 1958. Col supporto economico delle comunità ebraiche, tenta di avviare nuove attività imprenditoriali, ma senza successo. Il 18 luglio 1967 il museo ebraico Yad Vashem di Gerusalemme gli conferisce l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni” per aver salvato la vita di centinaia di ebrei. Oskar Schindler muore il 9 ottobre del 1974 a Hildesheim, in Germania, all'età di 66 anni. Le sue spoglie sono seppellite nel cimitero cattolico di Gerusalemme.

Nel 1993 il regista statunitense Steven Spielberg gli rende omaggio raccontando la sua storia nel film Schindler's List, vincitore di 7 premi Oscar.

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