Madre Teresa di Calcutta è una missionaria cattolica di origine albanese. La sua vocazione è servire i più poveri tra i poveri. Agnes Gonxha Bojaxhiu nasce il 26 agosto 1910 a Skopje, nell’attuale Macedonia. Figlia di un commerciante, vive in condizioni agiate fino all’età di 8 anni. Dal 1918, infatti, la famiglia è in ristrettezze economiche a causa della morte del padre. Fin da piccola riceve un’educazione cattolica. A 15 anni si unisce a un gruppo di preghiera chiamato Il Sodalizio. Qui, entra in contatto con alcuni missionari gesuiti che operano a Calcutta, in India. La giovane Agnes è molto colpita dai loro racconti. Durante un ritiro spirituale, a 18 anni sente la chiamata divina. Vuole dedicare la sua vita a Cristo, operando come missionaria. Decide che la sua meta è Calcutta. Entra nella Congregazione delle Suore di Loreto, che gestiscono una missione a Calcutta. La congregazione ha sede a Dublino, in Irlanda. Qui, Agnes compie la preparazione al noviziato e prende il nome di Mary Teresa. Alla fine del 1928, è inviata a Calcutta, dove inizia il suo noviziato. Insegna nel collegio femminile gestito dalle Suore di Loreto. Vi rimane per vent’anni.
Nel 1937 professa i voti perpetui e prende il nome di Madre Teresa. In questi anni la società indiana è sconvolta da conflitti religiosi tra musulmani e induisti. Nel 1947, questi conflitti portano alla divisione del subcontinente indiano in due stati distinti: l’Unione Indiana, a maggioranza induista, e il Pakistan, a prevalenza musulmana. L’evento scatena nuove violenze, provoca esodi di massa e un incremento della povertà in tutto il Paese. In questo clima, la suora sente la seconda chiamata divina. Sceglie di dedicarsi ai più poveri tra i poveri. Nel 1948 esce dal convento e comincia ad assistere i bisognosi tra le strade di Calcutta. Inizialmente è da sola e opera con mezzi di fortuna. In breve tempo, si uniscono a lei alcune ex allieve della scuola di Loreto. Madre Teresa è ispirata da valori cristiani e occidentali. Nei bisognosi vede il volto di Cristo. Per questo, la sua azione in favore degli emarginati stride con la cultura induista. Secondo l’induismo, infatti, a determinare le condizioni di esistenza di ogni individuo sono meriti o demeriti accumulati anche in vite precedenti. Questa legge regola anche l’ordinamento sociale. Ciò nonostante, in India Madre Teresa decide di fondare una nuova comunità di sorelle: la Congregazione delle Missionarie della Carità, ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa il 7 ottobre 1950.
La sua azione in favore dei poveri la rende nota in tutto il mondo. Per il suo operato riceve premi e aiuti finanziari, che investe nella creazione di strutture di accoglienza. Il numero dei suoi seguaci cresce costantemente. La sua figura ispira la nascita di altri movimenti religiosi e laici. Nel 1965 apre la prima comunità della Congregazione all’estero, in Venezuela. Ne seguiranno molte altre in ogni continente. Nel 1979, Madre Teresa riceve il Premio Nobel per la Pace. Guida la Congregazione fino al 1997 quando, a causa di crescenti problemi di salute, è costretta a cedere la propria carica. Madre Teresa si spegne il 5 settembre 1997, all’età di 87 anni. Due anni dopo, si apre la causa della sua santificazione. Tuttavia i suoi scritti, specie negli ultimi anni, rivelano un rapporto tormentato con la fede. La sua anima troverà pace solo alla fine.