Sigmund Freud, neurologo e filosofo austriaco, è il fondatore della psicoanalisi. Nasce a Freiberg Moravia, il 6 maggio 1856, da commercianti ebrei. Nel 1860, la sua famiglia si trasferisce a Vienna. Laureatosi in medicina, nel 1886 apre uno studio per la cura delle malattie nervose. Si dedica in particolare all’isteria. Dopo 10 anni di ricerche, Freud afferma che l’isteria è provocata da energie psichiche bloccate e represse. Da qui, formula l’idea che la personalità di ogni individuo, sano o malato che sia, è in gran parte determinata dall’inconscio, l’insieme di esperienze, desideri e paure di cui il soggetto non ha coscienza. Possono affiorare solo nei sogni o nelle libere associazioni d’idee.

Per approfondire le sue intuizioni, Freud si sottopone ad autoanalisi. Indaga i propri sogni, i propri ricordi, la propria personalità. Nel 1900 pubblica L’interpretazione dei sogni, il testo fondativo della psicoanalisi. Il sogno è considerato la chiave d’accesso all’inconscio. In Psicopatologia della vita quotidiana, analizza i modi in cui l’inconscio affiora durante la veglia, ad esempio nei lapsus. Secondo Freud, ciò che regola il funzionamento della mente è il principio di piacere, ovvero la pulsione sessuale. Nei Tre saggi sulla teoria sessuale lo studioso esplora la pulsione sessuale nelle varie fasi di crescita dell’uomo, dalla prima infanzia alla vita adulta.

Le teorie di Freud suscitano diffidenza nel mondo scientifico. Tuttavia, nel 1910 con un gruppo di seguaci fonda l’Associazione psicanalitica internazionale. Le teorie vengono applicate a scopo terapeutico: il ruolo del medico psicoanalista è quello di far emergere i dissidi inconsci del paziente che prendendone coscienza risolve il malessere generato dal conflitto interiore. Negli anni seguenti, Freud formula più compiutamente la sua idea della mente umana. Nella vita psichica agiscono tre fattori, l’Es, l’Io e il Super-Io. La sfera dell’Es esprime le pulsioni inconsce. Su queste pulsioni, il Super-Io attua un controllo o una censura, determinata da modelli dominanti e consuetudini sociali. L’Io è la parte organizzata della mente umana. È la mediazione tra gli impulsi dell’Es e il controllo del Super-Io.

Alla base vi è la teoria freudiana della struttura psicodinamica della personalità: come nella teoria dei vasi comunicanti se l’uomo rimuove una pulsione, questa non sparisce ma si trasforma. Diversamente da quanto affermato nei primi scritti, Freud conclude che le pulsioni inconsce non sono dominate solo dal principio di piacere, ma da due principi contrapposti, Eros e Thanatos. Il primo tende al piacere, il secondo tende alla distruzione. Freud muore il 23 settembre 1939 a Londra. Ha 83 anni. Per primo Freud ipotizza una vita psichica indipendente dalla coscienza che guida l’uomo nelle sue azioni.

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