Nell’assolato pomeriggio del 17 giugno 2001, allo Stadio Olimpico di Roma, si gioca la partita Roma-Parma. Se la Roma vince è campione d’Italia per la terza volta in 74 anni di storia. Il novantanovesimo campionato di serie A inizia il 1° ottobre 2000. I campioni in carica sono i rivali della Lazio, l’altra squadra della capitale. Anche per questo, il Presidente della Roma Franco Sensi, decide di investire molti soldi nel mercato estivo. Acquista il centrocampista brasiliano Emerson e il talentuoso giapponese Hidetoshi Nakata. Soprattutto, Sensi, strappa alla Fiorentina il bomber argentino Gabriel Batistuta. In panchina c’è già da un anno l’allenatore Fabio Capello, mentre capitano e simbolo indiscusso della Roma è Francesco Totti. L’esordio è Roma-Bologna: il primo tempo deludente, e la ferita ancora aperta dello scudetto laziale, creano qualche tensione nel pubblico. Ma Totti dà la scossa alla sua squadra, con un colpo di testa vincente al secondo minuto della ripresa. Il ritmo della Roma sale partita dopo partita, al di là delle sconfitte a Milano contro Inter e Milan. Inoltre, i giallorossi si aggiudicano il derby per 1 a 0, con un clamoroso autogol dei laziali.

Al giro di boa, la Roma è campione di inverno con ben sei punti di vantaggio su Juve e Lazio, seconde. Dopo un massimo di +9 sui bianconeri, per la Roma si apre un periodo di appannamento. A sei giornate dal termine, i giallorossi arrivano allo Stadio delle Alpi di Torino con sei punti di vantaggio: Juventus-Roma diventa perciò decisiva. Dopo soli 6 minuti, la Roma è sotto di due gol e non sembra in grado di reagire. Lentamente, si riprende, e in modo rocambolesco riesce a pareggiare. Segnano Nakata al minuto 34 della ripresa e Vincenzo Montella nel primo minuto di recupero, dopo una goffa ribattuta del portiere juventino Van der Saar. Il risultato finale è 2 a 2. La Roma, dopo due pareggi consecutivi, arriva all’ultima giornata con soli 2 punti sulla Juve, impegnata in casa con l’Atalanta. L’unico risultato sicuro è la vittoria contro il Parma. E il trio delle meraviglie, Totti, Montella e Bastituta, completa l’impresa, per il 3 a 1 finale. La Roma è campione d’Italia in volata, dopo 18 anni dal secondo scudetto. Sarà questo l’unico scudetto del Presidente Sensi, che morirà nell’agosto 2008.



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