I 100 metri sono una delle gare più spettacolari dell’atletica leggera. Colui che stabilisce il record, è considerato l’uomo più veloce del mondo. Il primo record ufficiale dei cento metri risale al 6 luglio del 1912. Ai giochi Olimpici di Stoccolma, l’americano Donald Lippincott corre in 10 secondi e 6 centesimi. Ma bisogna attendere più di mezzo secolo, affinché il fatidico muro dei 10 secondi, vera e propria sfida per ogni atleta, venga finalmente abbattuto.
Il primo a riuscirvi è lo statunitense Jim Hines, che alle Olimpiadi di Città del Messico del ’68 conquista la medaglia d’oro bruciando la distanza in 9 secondi e 95 centesimi. Il record di Hines dura ben 15 anni, finché il 3 luglio del 1983, a Colorado Springs, lo statunitense Calvin Smith scende a 9 secondi e 93 centesimi. La sfida al cronometro continua alle Olimpiadi di Seoul del 1988. In finale, una possente muscolatura spinge Ben Johnson oltre il traguardo nello strabiliante tempo di 9 e 79. Tre giorni dopo la gara però, l’atleta canadese viene trovato positivo all’esame del doping. Record e medaglia d’oro passano all’americano Carl Lewis, il “figlio del vento”, arrivato secondo col tempo di 9 e 92.
Nel 1991 Lewis cede il trono del più veloce al connazionale Leroy Burrell, che a New York ferma il cronometro a 9 e 90. Lo stesso anno, ai mondiali di Tokyo, in una storica finale nella quale ben sei atleti scendono sotto i 10 secondi, Lewis, con 9 e 86, riconquista il primato: il mondo rimane a bocca aperta davanti alla sua spettacolare progressione negli ultimi 30 metri. Nel 1994 lo scettro torna a Burrell che a Losanna ottiene 9 e 85. Il suo record ha però vita breve, e alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, il canadese Donovan Bailey diventa recordman con 9 e 84. Nel 1999, ad Atene, l’americano Maurice Greene diventa il nuovo primatista mondiale con 9 e 79. Nella sua carriera, Greene scende sotto i 10 secondi per ben 52 volte.
Nel 2005, ad Atene, Asafa Powell conduce una gara fenomenale che conclude a 9 e 77, tempo che l’atleta giamaicano raggiunge in altre due gare nel 2006. Powell si supera nel 2007, a Rieti, in Italia, staccando gli avversari e vincendo con 9 e 74. Il 31 maggio del 2008, allo Icahn Stadium di New York, un altro giamaicano, Usain Bolt, stabilisce un nuovo record, correndo in 9 e 72. Bolt migliora il suo primato ai giochi olimpici di Pechino. Alla finale dei 100 metri, ferma il cronometro a 9 e 69 e si aggiudica la medaglia d'oro. A 40 anni dall’impresa di Hines, e nonostante i fondamentali contributi apportati da tecniche di allenamento sempre più efficaci e mirate, quei 10 secondi rimangono ancora una sfida aperta per molti atleti. In ogni caso, secondo uno studio del Professor John Einmahl, la miglior prestazione raggiungibile dall’uomo sarebbe 9 secondi e 29 centesimi. Per la donna, 10 secondi e 11.