17 giugno 1970. Allo stadio Azteca di Città del Messico Italia e Germania Ovest si affrontano nella semifinale del Mondiale di calcio. È uno scontro tra titani. L’Italia è campione d’Europa, mentre la Germania è vice campione del Mondo. Entrambe le squadre dispongono di grandi campioni. La Germania schiera il talentuoso libero Beckenbauer e l’implacabile goleador Müller. L’Italia risponde con il potente attaccante Riva e con il regista Rivera, pallone d’oro nel 1969. Questi campioni si contendono l’accesso alla partita più importante: la finale del Mondiale.

L’Italia parte in attacco. All’8° dopo un rimpallo l’attaccante Boninsegna si ritrova la palla sul sinistro e di prima intenzione libera un violento tiro su cui il portiere Maier non può nulla. 1 a 0. L’Italia è in vantaggio e la Germania, guidata magistralmente da Beckenbauer, è costretta ad attaccare. Ma il portiere italiano Albertosi e i suoi difensori resistono strenuamente all’offensiva tedesca. Nel secondo tempo Beckenbauer si infortuna a una spalla e deve limitare le sue incursioni in attacco. Per l’Italia sembra fatta. Ma quando il 90° è già scoccato si porta in attacco anche il difensore Schnellinger. Proprio lui, nell’ultimo disperato tentativo tedesco, raccoglie al volo un cross e batte Albertosi. 1 a 1, si va ai tempi supplementari.

Al 94° dopo un malinteso tra i difensori italiani la palla resta per pochi attimi di fronte alla porta. È una distrazione fatale, perché nelle vicinanze c’è Müller, che come un rapace si avventa sulla sfera spingendola in rete. 2 a 1 per i Tedeschi: ora sono gli Italiani a dover attaccare. E’ il 98°: Rivera batte una punizione. Stavolta sono i Tedeschi a commettere un errore. Ne approfitta il difensore italiano Burgnich. 2 a 2. Pochi minuti e il punteggio cambia di nuovo: Riva riceve un pallone in area, evita Schnellinger e insacca con un sinistro non potente ma molto angolato. 3 a 2. Ma i Tedeschi ancora non si arrendono: dopo 110 minuti di gioco, battono un corner che viene corretto in rete ancora da Müller. 3 a 3. La responsabilità del gol grava su Rivera, che non ha difeso bene il palo su cui si era appostato. Il giocatore viene duramente rimproverato da Albertosi, ma nel giro di pochi secondi ha modo di rifarsi. L’Italia riavvia il gioco. Boninsegna ingaggia un duello in velocità con un avversario, lo supera e mette al centro. Nel cuore dell’area c’è proprio Rivera, che con l’intuito del fuoriclasse capisce che Maier si sta per buttare a sinistra e appoggia la palla a destra. 4 a 3. Ora è veramente finita.

L’Italia vince, la Germania esce sconfitta ma a testa alta. Italia-Germania è una partita impressa indelebilmente nella memoria dei tifosi di tutto il mondo, non solo Tedeschi e Italiani. I Messicani hanno posto una targa allo stadio Azteca per ricordare quella che è stata definita la partita del secolo.

Join OVO
* required fields

By proceeding with the registration I declare I have read and accepted the

Join OVO
OR
SIGN UP
  •   Forgot your password?
Reset your password