Il Cancro è un segno zodiacale attraversato dal Sole dal 22 giugno al 22 luglio circa. Il suo nome deriva dalla costellazione astronomica Cancer che in latino significa "granchio" o "gambero". Il mito associato al segno è quello di Eracle, eroe greco figlio del divino Zeus e dell'umana Alcmena, regina di Tebe. La dea Era, gelosa moglie di Zeus, odia il frutto del tradimento del marito, e lo perseguita in ogni modo. Prima lo rende folle di rabbia e lo porta a uccidere moglie e figli, poi lo ostacola quando Eracle, per espiare la colpa, deve affrontare dodici fatiche spaventose. Questo passo del mito esprime lo sforzo che il nativo del segno deve compiere per staccarsi dal suo mondo d'origine, rappresentato dall'infanzia e dalla madre, per misurarsi con le insidie della vita reale. Anche da adulto il Cancro si mostra come un eterno fanciullo desideroso di protezione, ama la privacy e i comfort domestici: non a caso l'animale che lo rappresenta, il granchio, usa il proprio guscio come casa.
Tra le fatiche affrontate da Eracle è quella dell'Idra, a rappresentare meglio il segno. L’Idra è un mostruoso serpente marino provvisto di moltissime teste che terrorizza la città di Lerna. Il mostro, cui nascono due nuove teste ogni volta che ne viene mozzata una, simboleggia la fecondità del segno, materno per indole. Per sconfiggere l’Idra bisogna bruciarne le teste una a una con un tizzone ardente. Quando Eracle sta per riuscire nell’impresa, Era invia un grosso granchio che morde ferocemente il tallone dell’eroe con lo scopo di fargli perdere l'equilibrio. Eracle se ne libera calpestandolo a morte e riesce così ad annientare il mostro. Era, per ringraziare il granchio del sacrificio, lo pone in cielo come costellazione. Nato all'inizio dell'estate, quando il picco del sole, giunto al suo massimo splendore, inizia a tornare indietro proprio come un gambero che cammina a ritroso, il Cancro rivolge il suo sguardo al passato con nostalgia. Tra i nati sotto il segno del Cancro ricordiamo il raffinato stilista italiano Giorgio Armani, il nostalgico scrittore francese Marcel Proust, la sensibile principessa inglese Lady Diana Spencer.