Nella cucina spagnola confluiscono diverse tradizioni culinarie. Fin dall’antichità, infatti, il Paese subisce numerose occupazioni straniere che ne influenzano la cultura gastronomica. A partire dall’VIII secolo a.C., i Fenici colonizzano il territorio e avviano la produzione di olio d’oliva e vino. Sei secoli più tardi, i Romani diffondono l’abitudine di farcire gli animali con verdure, salse e spezie. Tra l’VIII e il XV secolo d.C., gli Arabi conquistano la penisola e introducono mandorle, miele, uvetta, riso e aromi. Intorno al 1500, le tavole spagnole si arricchiscono di nuovi ingredienti. Dalle Americhe, da poco scoperte, giungono prodotti fino ad ora sconosciuti: cacao, caffé, patate, fagioli e pomodori. Molti di questi ingredienti compongono uno dei piatti più tipici della cucina spagnola: la paella. Questa pietanza è preparata con riso, verdure, carne di coniglio e pollo. Nelle zone costiere vengono aggiunti anche pesce e frutti di mare. Un altro piatto molto diffuso è il gazpacho, una zuppa fatta con pomodoro, peperoni, cetrioli e pane. Viene accompagnata da crostini e va servita fredda.
Una tradizione spagnola è quella delle tapas, piccoli assaggi serviti nei bar. Le tapas più comuni prevedono olive, frutta secca, pesce fritto, frutti di mare, crocchette di carne e salsicce piccanti chiamate chorizo. Sono particolarmente gustosi anche i prosciutti crudi locali, come il jamon serrano o il pata negra, e i formaggi di pecora tra cui spicca il queso manchego. Spesso questi assaggi sono accompagnati da un bicchiere di vino tinto, ossia vino rosso, birra oppure sangria, un aperitivo a base di vino e frutta. I dolci sono per lo più sono fatti con mandorle, miele e biscotti. La crema catalana è uno dei dessert tipici. È preparata con latte, uova, zucchero e caramello. Grazie all’uso abbondante di verdure, pesce e olio d’oliva, la cucina spagnola è molto equilibrata dal punto di vista nutrizionale. Tutti questi alimenti, infatti, assicurano il giusto apporto di vitamine, proteine e grassi. Per gli Spagnoli il pranzo è il pasto principale. Viene consumato tra le 14 e le 16. La cena, invece, è costituita da zuppe leggere, o da qualche tapas, e viene servita dopo le 22. Come per altri popoli del Mediterraneo, anche per gli Spagnoli il pasto è un rito da consumare preferibilmente in compagnia e senza fretta.